La crisi dell’azienda di trasporti Ast mette a rischio il diritto allo studio di 7mila giovani siciliani. La Regione sta valutando di affidare alcune corse a privati oppure affittare nuovi mezzi, ma deve fare i conti con la scarsità di fondi e l'indisponibilità di mezzi da parte di altre aziende
A settembre 650mila studenti siciliani iniziano la scuola, ma 7mila di loro non riusciranno ad andarci in autobus. A farne le spese sono soprattutto i più svantaggiati, cioè quelli che abitano in comuni senza una scuola locale, e che devono necessariamente spostarsi per studiare. La crisi dell’azienda dei trasporti della Sicilia, Ast, riguarda tutta la regione, ma ha un impatto sproporzionato sul diritto allo studio dei giovani.
La situazione a Palermo e Catania
A Palermo e Catania un bus su tre è fermo a causa dei guasti. Nel capoluogo di regione su 120 autobus una cinquantina sono fermi, e quelli che sono in servizio saltano le corse frequentemente. Come raccontato su Catania Oggi, nella giornata di mercoledì 11 settembre a Palermo sono saltate 37 corse, a Catania 18, e a Messina 5. Ma la situazione peggiora fuori dai grandi conglomerati urbani: al momento, infatti, mancano i mezzi extraurbani in 60 comuni.
Sindaci: "Inaccettabile che le famiglie prendano ferie per portare figli a scuola"
Come riporta Palermo Today, il sindaco del piccolo comune di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia, ha criticato l’azienda per l’insufficienza di autobus disponibili nelle ore di punta. Ha sottolineato che a pagare sono gli studenti e le studentesse, “nei cui confronti i disservizi della pubblica amministrazione appaiono diseducativi, e le famiglie costrette a spendere per portare i ragazzi a scuola o per raggiungere i luoghi di lavoro con mezzi privati”. “C’è pure chi deve perdere un giorno di lavoro per accompagnare o prendere i figli a scuola – ha detto - Questi movimenti comportano anche traffico e inquinamento”.
Ancora nessuna soluzione
L’azienda Ast soffre da tempo: quest’estate, tra le polemiche, era stato approvato un piano per la sua ricapitalizzazione. I fondi, però, non sono stati erogati. Mercoledì è stato nominato un nuovo presidente del consiglio di amministrazione, Alessandro Virgara. Ha preso il posto di Giovanni Giammarva, dimessosi a fine agosto. Virgara ha detto che intende concentrare buona parte delle risorse nelle tratte e nelle fasce orarie necessarie al trasporto scolastico, ma per ora sono solo proposte. La Regione aveva in ballo anche la proposta di affittare nuovi mezzi o affidare alcune tratte ad aziende private, ma la scarsità di fondi e la mancanza di disponibilità da parte di altre aziende hanno portato, finora, a un nulla di fatto.