Omicidio di Viareggio, ai domiciliari Cinzia Dal Pino. L’avvocato: "Non voleva uccidere"

Cronaca

Fermo non convalidato e arresti domiciliari per la 65enne imprenditrice viareggina arrestata con l'accusa di omicidio volontario del 47enne Said Malkoun, investito più volte in auto domenica sera a Viareggio. Stamani per la donna, nel carcere di Pisa, c'è stata l'udienza di convalida del fermo

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Arresti domiciliari per Cinzia Dal Pino, l'imprenditrice balneare viareggina che, nella notte fra domenica e lunedì, ha travolto con l'auto e ucciso Said Malkoun, il 47enne che poco prima, all'uscita da un ristorante della Darsena, le aveva rubato la borsetta. Questa  la misura disposta dal gip di Lucca, Alessandro Trinci, che non ha convalidato il fermo. L'accusa formalizzata contro la donna è quella di omicidio volontario e a inchiodare l'imprenditrice sono stati i filmati di una telecamera di sicurezza dell'azienda di attrezzature elettriche per la nautica che ha ripreso la donna mentre, con il suv, investiva ripetutamente l'uomo. Non essendoci nè pericolo di fuga, nè rischio di reiterazione del reato, nè  di inquinamento delle prove, a Cinzia Dal Pino sono stati concessi gli arresti domiciliari.

L'avvocato difensore: "Non voleva uccidere"

Il difensore della donna, l'avvocato Enrico Marzaduri, aveva fatto richiesta che non venissero applicati provvedimenti o al massimo misure alternative al carcere. "Non volevo uccidere". Questo, secondo quanto appreso, un frammento di quanto affermato dalla Dal Pino, che ha reso dichiarazioni spontanee al giudice nell'ambito dell'udienza di convalida del fermo che si è svolta nel carcere Don Bosco di Pisa dove era stata portata dopo il fermo.

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