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Centri migranti in Albania, vademecum per agenti della Polizia Penitenziaria

Cronaca
©Ansa

“Credevamo fosse una fake news ma quel vademecum è stato realmente distribuito” ha dichiarato a LaPresse il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio

 

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Sono quattordici i punti contenuti nel vademecum consegnato ai 45 uomini della polizia penitenziaria che devono partire per Gjader, in Albania, per gestire un istituto penitenziario destinato a ospitare un massimo di 20 profughi che dovessero rendersi responsabili di reati durante la permanenza nelle strutture dallo Stato italiano in quel territorio. “Credevamo fosse una fake news ma quel vademecum è stato realmente distribuito” ha dichiarato a LaPresse il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio.

L'accordo tra Giorgia Meloni e Edi Rama

Nel vademecum si raccomanda agli agenti di “evitare di corteggiare le donne albanesi nei vari contesti e in maniera estemporanea. Si tratta di una società più conservatrice, specialmente al nord del paese. L’uomo che sa o vede la propria donna corteggiata da un altro uomo può reagire in malo modo”. O ancora si spiega che gli albanesi sono “un popolo pudico, quindi nudità o vestiario poco sobrio in pubblico non sono graditi”. I centri per migranti nel Paese balcanico fanno parte dell’accordo siglato da Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama che aveva suscitato molte polemiche da parte delle opposizioni.  

Alcuni punti del vademecum

Nel vademecum – visionato da LaPresse – si spiega ancora che gli albanesi “non amano essere sottovalutati nel senso mai presentarsi con un approccio di superiorità” e che “la consumazione del caffè non è al bancone, ma solo seduti: questa è una tradizione assoluta a cui attenersi”, si legge ancora nel documento. “Nei ristoranti attenersi a quanto previsto dal menù: richieste di cambi nella formazione del menù non sono graditi ed ingenerano errori e fraintendimenti” e ancora “le pietanze albanesi sono molto speziate”. E ancora si raccomanda di “portare prodotti repellenti” perché “la zona di Gjader è fortemente infestata da insetti e zanzare” e di “prestare attenzione a come si parla l’italiano, lo conoscono bene quasi tutti gli albanesi”.

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Le perplessità di Uilpa

Un vademecun che farà molto discutere e che, come sottolinea De Fazio, ha già sollevato non poche perplessità “Probabilmente si tratta dell’opera di un qualche funzionario troppo zelante, ma quel che sorprende è che tutto ciò possa essere gestito – come sembra evidente – in maniera estemporanea e senza il vaglio preventivo dei vertici del DAP, se non vi è stato” ha detto Gennarino De Fazio. “Se accadono cose di tal genere prima che la missione abbia inizio, non osiamo immaginare ciò che, a queste condizioni, potrebbe succedere in almeno cinque anni di servizio operativo. Atteso che si disquisisce anche di religione, non rimane che appellarsi a una qualche divinità”.  

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