Blitz contro clan Catania, arrestato il reggente di Cosa nostra

Cronaca

La polizia ha eseguito ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone, tra cui esponenti di vertice del clan composto da Ercolano e Santapaola. Sono indagati a vario titolo per i  reati di associazione mafiosa, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illecita di armi da sparo, usura, lesioni personali aggravate dall'uso di armi da sparo

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Un blitz della polizia di Catania ha portato all’arresto di 25 persone appartenenti a Cosa nostra. Tutti i fermati risultano indagati nell'ambito dell'inchiesta Ombra della Dda di Catania contro appartenenti alla frangia degli Ercolano che con la cosca Santapaola compongono la famiglia di Cosa nostra etnea. Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita questa mattina dalle forze dell’ordine anche esponenti di vertice del clan, compreso il nuovo reggente di Cosa nostra di Catania. Il provvedimento ipotizza a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illecita di armi da sparo, usura, lesioni personali aggravate dall'uso di armi da sparo.

L’operazione

Il provvedimento del gip, emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura distrettuale etnea, è eseguito da personale dello Servizio centrale operativo e della Squadra mobile della Questura di Catania con il coordinamento della Direzione centrale Anticrimine della Polizia. Le indagini culminate nell'operazione antimafia "Ombra" hanno documentato il riassetto dei ruoli di vertice dell'organizzazione, consentendo di individuare i soggetti che sarebbero stati chiamati a ricoprire le posizioni di comando: a partire dal nuovo reggente di Cosa nostra catanese, indicato, allo stato, in Francesco Russo e sui suoi diretti referenti, individuati in Salvatore Mirabella e Christian Paternò. Russo, nonostante il ruolo di vertice che avrebbe ricoperto, aveva deciso di operare nell'ombra. In tale ottica ha designato Christian Paternò referente operativo con il compito di coordinare l'operato dei vari gruppi cittadini e Mirabella suo unico interlocutore diretto. 

Due imprenditori sono stati arrestati per "contiguità con un clan di Cosa Nostra" dopo un'indagine della Dia di Milano che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano su richiesta della Dda. I due "attraverso società principalmente operanti nel settore edilizio a Milano" avrebbero "consentito l'operatività di realtà imprenditoriali riconducibili a Cosa Nostra e ciò con specifico riferimento al sodalizio mafioso dei barcellonesi, operante nella provincia di Messina". Sequestrati beni per 5 milioni di euro e perquisizioni tra Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli, Catanzaro. ANSA/US DIA +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++

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Capo squadra mobile: "Disarticolato clan"

"Con questa operazione abbiamo disarticolato la famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, arrestandone il reggente", ha detto il capo della Squadra mobile della Questura di Catania, Antonino Sfameni. "Durante le indagini sono state sequestrate numerose armi da fuoco, a dimostrazione della pericolosità della cosca: cinque pistole, un fucile a pompa e uno con le canne mozzate. Le indagini sul fronte economico sul clan hanno documentato reati come usura, estorsioni e traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli accertamenti si sono avvalsi anche di intercettazioni telefoniche e ambientale: Durante le indagini sono stati monitorati numerosi incontri tra gli appartenenti alla cosca".

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