Cardinale Camillo Ruini, condizioni stabili dopo il ricovero in terapia intensiva

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Il porporato si è sentito male nel tardo pomeriggio di sabato 6 luglio. Nei giorni scorsi aveva rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera rivelando dei retroscena nei rapporti tra la Chiesa italiana e la politica

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Il cardinale Camillo Ruini è ricoverato in terapia intensiva presso il Policlinico Gemelli di Roma per un dolore toracico. “In considerazione dell'età avanzata e della storia clinica del cardinale, si è reso necessario il ricovero in Terapia intensiva cardiologica. Il paziente è vigile e collaborante e le sue condizioni cliniche sono al momento stabili. Prosegue il monitoraggio e le terapie". Lo riferisce proprio il Gemelli.

Lo stato di salute

Ruini si è sentito male nel tardo pomeriggio di sabato 6 luglio, probabilmente a causa di un infarto. Fonti del Vicariato riferiscono che successivamente il cardinale è stato trasportato d'urgenza al Gemelli, dove è ancora ricoverato. Ruini ha compiuto 93 anni lo scorso 19 febbraio. Nei giorni scorsi aveva rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera rivelando dei retroscena nei rapporti tra la Chiesa italiana e la politica, dal momento che per decenni ha rivestito ruoli chiave, sia nel Vicariato che nella Cei. L'ultima volta che ha avuto seri problemi di salute, almeno secondo le notizie ufficiali, fu nel 2015 quando fu ricoverato all'istituto di ricerca Neuromed di Pozzilli (Isernia) per accertamenti. Da quanto si apprende è circolato anche un messaggio nel quale il vescovo Guerino di Tora invitava a pregare per la sua salute.

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Le parole del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Antoniozzi

"A sua Eminenza Camillo Ruini colpito da infarto diciamo da credenti che è ancora tempo di restare con noi". Lo afferma in una nota il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. "Il cardinale Ruini è stato un eccellente presidente Cei ma è soprattutto un grande uomo di fede. Un uomo arguto, intelligente, pieno di carisma - aggiunge Antoniozzi -. Rivolgo le mie preghiere nella certezza che non sia ancora giunto il suo tempo e che il Signore ci regalerà ancora la sua saggezza immensa".

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