Auto nel Po, ipotesi di femminicidio-suicidio

Cronaca

Casalmaggiore, auto precipita nel Po: l'incidente immortalato dalle telecamere di videosorveglianza e si fa sempre più accreditata l'ipotesi che si sia trattato di un omicidio-suicidio. Intanto la Procura di Rimini ha aperto un fascicolo per far luce sull'accaduto

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La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio sul caso della coppia di Santarcangelo di Romagna morta in auto nel Po, a Castelmaggiore, in provincia di Cremona. L'ipotesi dell'omicidio-suicidio resta la più accreditata per la fine di Stefano Del Re, 55 anni compiuti mercoledì scorso, e Lorena Vezzosi, 53, i coniugi separati, originari del Cremonese ma residenti da alcuni anni a Sant'Arcangelo di Romagna, trovati morti nella loro auto finita nel fiume Po giovedì notte a Casalmaggiore. Giovedì sera, intorno alle 20, Del Re ha fatto visita da solo ai genitori, pochi minuti per due chiacchiere e dire al padre e alla madre che stava andando a cena con l'ex compagna. Ora i militari dell'Arma cremonesi, in collaborazione con quelli romagnoli che hanno posto sotto sequestro l'abitazione della coppia nel Riminese, stanno provando a ricostruire l'accaduto. 

Forse donna già deceduta quando vettura in acqua

Lunedì probabilmente l'autopsia, ma rilevanti sono anche i filmaticonsegnati dalle telecamere della società canottieri. In quel filmato si vede chiaramente la Nissan guidata da Del Re prima passare a velocità sostenuta lungo l'alzaia e poi finire nel Po senza alcun tentativo di frenata, come un atto volontario del conducente. E, soprattutto, si nota la sagoma di Lorena Vezzosi adagiata immobile sul sedile al momento del transito sotto gli occhi elettronici e sempre nella stessa posizione quando la vettura cade in acqua: come fosse già deceduta, o comunque in stato di incoscienza. Il dettaglio che ha insinuato i primi sospetti nella mente dei carabinieri.   Intanto, in attesa di sviluppi investigativi, il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, in segno di rispetto ha sospeso i fuochi previsti domani sera in chiusura della fiera di Piazza Spagna. Bandiere a mezz'asta in segno di lutto anche a Santarcangelo di Romagna, dove ieri all'inizio del famoso festival è stato osservato un minuto di silenzio. "Per i figli minori della coppia, affidati ai nonni dai servizi sociali, - spiega il sindaco di Filippo Sacchetti - stiamo valutando eventuali misure di solidarietà per le quali sono già arrivate proposte dalla comunità di Santarcangelo".

I precedenti di Del Re: presunti abusi a una 94enne in casa di riposo

Qualche anno fa una brutta vicenda aveva già segnato l'esistenza di Stefano Del Re e della sua famiglia. Nel 2016, quando lavorava alla casa di riposo Grassi di Viadana, l'infermiere era stato denunciato da una collega per presunti abusi sessuali ai danni di una 94enne ospite della struttura. Un'accusa che due anni dopo fu totalmente cancellata dal Tribunale di Mantova che lo aveva assolto con formula piena. "Sono sceso all'inferno e sono tornato — aveva dichiarato Del Re a 'La Provincia di Cremona' — soffrendo pene che non auguro veramente a nessuno. Una storia che non potrò mai dimenticare". Un anno e mezzo di calvario, fino all'assoluzione. Della vicenda aveva scritto anche la moglie su Facebook, dove aveva postato alcuni articoli che parlavano dell'assoluzione del marito. "Tutti sono bravi a calunniare, ma pochi riconoscono la bontà" scriveva Lorena Vezzosi nell'aprile 2018, aggiungendo "giustizia è fatta, ora si ricomincia a vivere!". 

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