Autovelox, esodi estivi con le nuove regole: le cose da sapere

Cronaca

Introduzione

Con l'ultimo decreto ministeriale Infrastrutture-Interno sono state definite le nuove norme sul posizionamento degli autovelox. Le regole non coinvolgono le strade monitorate dagli agenti che fermano subito il trasgressore, ma i cosiddetti impianti fissi, quelli che consentono le rilevazioni 'a distanza' e la successiva notifica della multa. Le postazioni fisse già installate hanno un tempo di adeguamento pari a 12 mesi. Il Sole 24 Ore ha riepilogato il nuovo sistema di regole che è in vigore per l'estate

Quello che devi sapere

Le condizioni per installare l'autovelox

Dall’entrata in vigore del decreto su strade urbane o extraurbane per installare un autovelox è necessaria almeno una di queste tre condizioni: alta incidentalità, da dimostrare attraverso i numeri dei cinque anni precedenti, impossibilità a fermare subito i trasgressori, per caratteristiche contingenti della strade, velocità reali oltre il limite documentate dal gestore

Le condizioni per installare l'autovelox

Le regole per le postazioni mobili

Sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, invece, i controlli sono sempre possibili. Per le postazioni mobili valgono le regole di quelle fisse, a patto che siano utilizzati con agenti a distanza. I controlli sono consentiti su strade con limite non inferiore a 20 chilometri all’ora, oltre a quelli per i 130 sulle autostrade, i 110 sulle strade extraurbane e i 90 su quelle secondarie. Tra il segnale di limite e la postazione dell’autovelox deve esserci uno spazio di almeno un chilometro

La distanza tra le postazioni

Tra due postazioni, invece, deve esseci una distanza di almeno 4 chilometri in autostrada, 3 sulle extraurbane principali e 1 sulle extraurbane secondarie. Sulle strade a scorrimento il limite non può essere inferiore a 50 chilometri l’ora. Su quelle urbane è solo di 50 chilometri. Su quelle ciclabili è di 30

Quale lunghezza del tratto sotto controllo

Il segnale di limite deve trovarsi a 200 metri per le strade a scorrimento, a 75 per le extraurbane. La lunghezza del tratto sotto controllo non può essere inferiore a mille metri, con due ulteriori precisazioni. Occorre evitare un frazionamento in un numero eccessivo di tratti ed evitare la duplicazione di controlli se non sussiste la distanza di almeno mille metri tra postazioni

Fondamentali i segnali di preavviso

Per la legittimità dei controlli restano indispensabili i segnali di preavviso. L’articolo 142, comma 6-bis del Codice della strada la impone per tutti i controlli di velocità. Il Dm Infrastrutture del 15 agosto 2007 fissa le distanze minime fra preavviso e postazione: 250 metri su autostrade ed extraurbane principali, 150 metri sulle altre strade extraurbane e sulle urbane di scorrimento, 80 metri sul resto della rete stradale. Resta irrisolta la questione recentemente sollevata dalla Cassazione (ordinanza 10505/2024), che ritiene necessaria l’omologazione (oggi i rilevatori sono solo approvati)



Fondamentali i segnali di preavviso