Mit, il concorso per dirigenti e le polemiche: “Noi idonei ma il Ministero non ci assume”

Cronaca
Claudia Torrisi

Claudia Torrisi

©IPA/Fotogramma

A ricostruire quanto accade nella Pubblica amministrazione sono i candidati, risultati idonei, di un concorso per dirigenti di II fascia per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dopo l’assunzione dei primi 8 candidati vincitori del concorso, spiega a Sky TG24 Maurizio Mauro, il ministero non ha dato seguito allo scorrimento. “Per giurisprudenza costante non esiste un diritto soggettivo all’assunzione da parte dei candidati di un concorso pubblico risultati idonei ma non vincitori” fanno sapere dal MIT

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La Pubblica amministrazione ha bisogno di dirigenti. Davanti a una carenza effettiva di personale, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è autorizzato ad assumere 22 dirigenti di seconda fascia  e, anche per far fronte a questo, nell’aprile del 2022 ha aperto un concorso. Si trattava di 8 posti da inquadrare nei ruoli del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, per le esigenze in materia di dighe e di infrastrutture idriche. Il concorso si è concluso a maggio 2023 con una graduatoria che ha fornito 8 vincitori e 22 idonei. A tale concorso ha preso parte Maurizio Mauro, professionista ingegnere rientrato appunto nella graduatoria degli idonei e che ora, insieme ai suoi colleghi, chiede di essere assunto considerata la carenza di organico e la necessità di portare avanti i procedimenti concernenti il Pnrr. 

Graduatoria non scorre, il MIT: “Nessun obbligo”

Alcune settimane fa c’è stato qualche piccolo movimento. Le prime due persone nella graduatoria degli idonei sono state assunte “ma da quanto abbiamo appurato non c’è l'intenzione del ministero di assumerne altri”, racconta l’ingegnere Mauro a Sky TG24. “Il discorso è che il MIT ha una carenza attuale enorme: formalmente sono 77 posti da dirigente di seconda fascia vacanti e questi, per motivi di pensionamento e di riorganizzazione, aumenteranno fino a 90/100 posizioni”. Se la necessità di nuove assunzioni nel ministero è tale, si chiedono quindi i candidati idonei del concorso, perché non procedere con lo scorrimento di una graduatoria che ha già selezionato profili validi e competenti? “Al di là della specificità del concorso in parola - spiegano dal MIT - bisogna comunque ricordarsi che per giurisprudenza costante non esiste un diritto soggettivo all’assunzione da parte dei candidati di un concorso pubblico risultati idonei ma non vincitori”. La posizione giuridica dei candidati rientranti nella graduatoria degli idonei, spiegano, “va piuttosto configurata in termini di mera aspettativa di fatto. L’eventuale scorrimento delle graduatorie è quindi frutto di una scelta discrezionale della pubblica amministrazione”. E dal Ministero sottolineano: “Se è vero, infatti, che il MIT è stato autorizzato ad assumere 22 dirigenti di seconda fascia dal decreto-legge n.44/2023 è altrettanto vero che il ministero è ancora in fase di riorganizzazione, a  seguito del DPCM n.186 del 30 ottobre 2023. Solo dopo l’effettiva individuazione dei nuovi uffici e delle effettive carenze di organico gli stessi potranno essere oggetto di conferimento anche attraverso l’assunzione di nuove figure dirigenziali”.

Dirigenti presi da altre amministrazioni

C’è però un tassello in più che fa storcere il naso ai professionisti partecipanti al concorso. “La cosa strana a cui noi facciamo appello è che il ministero ha bisogno di queste figure e le sta prendendo da altre amministrazioni”, spiega Mauro. Ad autorizzare questi spostamenti interni tra le amministrazioni è un disposto normativo, il decreto legislativo n.165 del 2001 art.19. I commi  interessati sono il 5 bis e il 6: una amministrazione in casi particolari può assumere dirigenti prendendoli da altre amministrazioni ma sussiste un limite percentuale massimo. Al ministero “invece stanno abusando di questo disposto normativo dando incarichi a dirigenti e funzionari esterni senza tener conto della graduatoria del concorso che aveva selezionato dei veri dirigenti. Molti incarichi prettamente tecnici da dirigenti sono stati dati a persone che non sono ingegneri. Ad esempio - aggiunge Mauro - il ministero attinge dalle Asl prendendo funzionari e rendendoli dirigenti nelle motorizzazioni”. Dal MIT però fanno sapere che “le uniche assunzioni di dirigenti riguardano 2 idonei della graduatoria attualmente all'ufficio centrale di bilancio”.

Un nuovo bando

Il concorso in discussione scadrà a maggio 2025. Ci sarebbe quindi ancora un margine di alcuni mesi per l’assunzione degli idonei in graduatoria. A giugno 2024, però, è stato pubblicato un Dpcm con il quale il MIT autorizza, tra l'altro, un nuovo concorso pubblico per 12 posti da dirigente di II fascia. “Tu amministrazione hai una graduatoria fatta da te, hai persone adatte e non le utilizzi”, contesta ancora Maurizio Mauro. Si potrebbe attingere ai profili già selezionati nel precedente concorso invece che indirne uno nuovo. Anche perché, sottolinea l’ingegnere, “all'interno del ministero il ruolo dirigenziale è unico. Esistono solo i dirigenti di prima o di seconda fascia: non è previsto il dirigente delle infrastrutture, quello della motorizzazione civile, il dirigente amministrativo etc. Esiste solo il ruolo da dirigente: chiunque può ricoprire il ruolo da dirigente e non ha importanza la specializzazione di provenienza”. 

Il portale di reclutamento della Pa

C’è poi un’ulteriore elemento che porta Mauro e i suoi colleghi a criticare l’organizzazione della Pa. “Il ministero quando ha decretato la graduatoria finale non l’ha resa pubblica all'interno del portale del reclutamento della Pubblica amministrazione. Qualsiasi ente pubblico nel momento in cui fa dei concorsi ha l’obbligo di inserire questa graduatoria nel sito di reclutamento perché così se un’altra amministrazione ha bisogno di una determinata figura già selezionata non deve fare un altro concorso”. La graduatoria, spiegano fonti dal MIT, “non è stata ancora pubblicata perché l'amministrazione non ha ancora deciso se avvalersi dello scorrimento e nel caso quanti idonei assumere. La graduatoria scade fra un anno”.

Ricorso al Tar

In ogni caso, gli interessati si sono rivolti ad uno studio legale per promuovere un’azione giudiziaria che contesta l’ultimo interpello di marzo del Mit, nel quale vengono pubblicati 32 posti vacanti. “Noi - afferma Mauro - quell’interpello lo abbiamo impugnato davanti al Tar che si è riunito il 19 giugno. L’avvocatura dello Stato insisteva col fatto che il Tar non fosse competente ma sta di fatto che il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto opportuno approfondire la questione e ha fissato la discussione in febbraio dell’anno prossimo”.

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