Delitto di Pescara, la città sconvolta dall'omicidio di Thomas

Cronaca
Carola Di Nisio

Carola Di Nisio

Il giovane è stato ucciso in modo selvaggio con 25 coltellate da due coetanei.  C'erano stati altri episodi simili? Il disagio dei ragazzi nelle parole del Sindaco, del Garante per l'Infanzia e di una preside che insegna in una scuola situata in un quartiere con problematiche legate alla droga

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CROX vive . Lo chiamavano così Thomas, i suoi amici. Crox, con affetto. E adesso quel nome campeggia proprio sullo striscione all'ingresso del parco Baden Powell, dove questo ragazzino di 16 anni è stato ucciso. Un delitto che ha sconvolto profondamente la città di Pescara. Un omicidio per cui sono stati arrestati due minorenni, suoi coetanei.  Una crudeltà che non si era mai vista da queste parti, nonostante i casi di spaccio, droga, delinquenza, non manchino, ma stavolta il delitto – come ha scritto il Gip nell’ordinanza di fermo dei due indagati – è stato particolarmente violento perché i presunti autori hanno ucciso secondo il magistrato- "proprio per provocare sofferenza e morte alla vittima". Qual è l’origine di una tragedia simile? E’ un cortocircuito sociale ci dice il Garante dell’infanzia regionale Marina Falivene. Spesso i genitori non hanno la forza per ammettere le difficoltà dei figli.

IL GARANTE PER L'INFANZIA

"I numeri - come ci riferisce ancora il Garante, sono in aumento, in Abruzzo, fra i giovanissimi. Dopo il covid nel 2022, sono stati oltre 300 gli ingressi dei minori in ospedale in stato confusionale. E il dato riguarda solo la provincia di Pescara.

Ante Covid, i numeri si fermavano a 200 ricoveri". Il sindaco della città mostra preoccupazione per il disagio giovanile che è emerso con l’omicidio di Thomas e pone l’accento sul fatto che si è trattato di un delitto avvenuto fra ragazzi che appartengono a famiglie normali. Non parliamo quindi di situazione estreme di persone che vivono in situazioni di degrado.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ci spiega che Pescara è una città aperta - di 120mila abitanti ma che ogni giorno fornisce servizi a 300mila persone. E, continua, raccoglie un bacino molto ampio di persone, studenti, lavoratori.

 

LE SCUOLE

Incontriamo la Preside dell’Istituto Comprensivo Pescara 1, situato in un quartiere difficile della città, nei pressi del Rancitelli,  nota piazza di spaccio e di droga degli ultimi anni e per questo costantemente monitorata dalle forze dell’ordine. "Qui i ragazzi" -  ci spiega la Preside Teresa Ascioni - "scelgono spesso, nei loro temi di parlare di droga e noi come corpo docenti spieghiamo loro la composizione delle sostanze e li mettiamo in guardia. Fortunatamente sono ancora piccoli, hanno 11-12-13 anni, vanno alle medie, e quindi sono lontani e per niente attratti da questo mondo pericoloso".



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