L'incontro a Palazzo Chigi per fare il punto della situazione e degli interventi da mettere in campo. Presenti i primi cittadini di Napoli, Gaetano Manfredi, di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. Il sindaco del capoluogo campano: "Servono dai 500 ai 700 milioni per mettere in sicurezza tutto. Dobbiamo gestire l'ordinarietà affinché i cittadini possano vivere" il fenomeno "con la maggiore serenità possibile"
Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, incontra a Palazzo Chigi i primi cittadini dell'area dei Campi Flegrei, per un punto della situazione e degli interventi da mettere in campo. All'incontro partecipano i sindaci di Napoli, Gaetano Manfredi, di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. L'orientamento della Commissione Grandi rischi è quello, ha avvisato ieri il ministro della Protezione civile, di "confermare l'allerta gialla". Insieme con le istituzioni territoriali, l'esecutivo sta lavorando per definire il piano di evacuazione "che resta nel cassetto" ha precisato, ma "se dovesse rendersi necessario va utilizzato".
Manfredi: "Gestire bradisismo, nessuna preoccupazione"
Prima dell'incontro con il ministro Musumeci, il sindaco di Napoli Manfredi ha ribadito che "bisogna continuare con il percorso che era stato individuato con il decreto campi Flegrei, le valutazioni di sicurezza e gli investimenti per mettere in sicurezza il patrimonio pubblico e poi anche dare un sostegno al patrimonio privato. Se ci sono case sicure - ha spiegato il sindaco del capoluogo campano - il tema del bradisismo si supera semplicemente con una gestione dell'emergenza. Questo è un passo fondamentale perché questo è un fenomeno con il quale dobbiamo convivere". E ha aggiunto: "Io non sono preoccupato perché non mi posso preoccupare: questo è un fenomeno che tocca la sensibilità dei cittadini perché c'è una grande ripetitività. Però noi come istituzioni dobbiamo mantenere la calma e gestire con competenza e consapevolezza i fenomeni".
Manfredi: "Servono dai 500 ai 700 milioni"
Per il primo cittadino di Napoli il tema principale è la messa in sicurezza dei luoghi a rischio. Come ha dichiarato prima dell'inizio dell'incontro a Palazzo Chigi, "servono dai 500 ai 700 milioni per mettere in sicurezza tutto. Per l'edilizia privata avremo una stima più avanti. Il problema non è il piano di evacuazione", quello entra in funzione in caso di eruzione "non di bradisismo. Dobbiamo gestire l'ordinarietà affinché i cittadini possano vivere" il fenomeno "con la maggiore serenità possibile". Manfredi ha aggiunto che "bisogna andare avanti con maggiore celerità, completando tutte le valutazioni. Occorre continuare con il percorso del decreto sui Campi Flegrei, con investimenti per il patrimonio e finanziamenti per le strutture private". Il bradisismo, ha sottolineato, "è un fenomeno con il quale dobbiamo convivere. Questo è un fenomeno che tocca la sensibilità dei cittadini. Noi dobbiamo mantenere la calma come istituzioni".
Il sindaco di Bacoli: "Nessuno abbandonerà l'area"
Dello stesso parere il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. "Possiamo convivere con il fenomeno del bradisismo - ha detto prima di entrare a Palazzo Chigi -Al governo chiediamo di poter lavorare insieme e un intervento radicale per le abitazioni private" e di incentivi per trasferire persone dai Campi Flegrei "non c'è alcun bisogno. Lo Stato deve fare lo Stato ed ascoltare il territorio, non vogliamo abbandonare l'area, non succederà".
Lo scontro con De Luca
Il meeting avviene all'indomani dello scontro con il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, critico verso le parole di Musumeci secondo cui chi ha scelto di vivere in quell'area dall'alto bradisismo “sapeva dei rischi che corre”. "Noi non dobbiamo prendere in giro la gente né fare demagogia, ma non possiamo neanche attribuire a chi è nato in quel territorio la responsabilità di esservi nato", ha osservato De Luca.