Alcuni genitori di ragazzi si sono incatenati questa mattina a Roma per manifestare con contro il tavolo tecnico sulla prescrizione del farmaco che sospende la pubertà, utilizzato per adolescenti con diagnosi di disforia di genere
Una decina di persone, tra cui sei genitori con i figli adolescenti al seguito, si sono incatenati simbolicamente questa mattina a Roma sotto la sede dell'Agenzia Italiana del Farmaco, per manifestare con contro il tavolo tecnico sulla prescrizione della Triptorelina, farmaco che sospende la pubertà, e utilizzato oggi per adolescenti con diagnosi di disforia di genere. Tra loro, a manifestare anche alcuni ragazzi stessi che indossavano la maglietta con la scritta: "Chiedimi se sono felice".
"Farmaco sicuro e dagli effetti reversibili"
"La vera domanda da porre, che però i politici che parlano di questo tema non si pongono, è proprio quella. Oggi siamo qui incatenati", ha dichiarato all'ANSA Christian Cristalli, responsabile delle politiche trans nella segreteria nazionale di Arcigay, "in occasione della prima riunione di un tavolo tecnico sui farmaci per la disforia di genere, perché a quel tavolo non ci sono associazioni, non sappiamo come siano stati scelti gli esperti. La triptorelina è un farmaco sicuro e dagli effetti reversibili, come conferma una nota stampa di 12 società scientifiche di pochi mesi fa. Ma su questo tema ora si fa campagna elettorale".
"In alcuni casi si tratta di vita o di morte"
"In pratica tutto viene fatto su di noi e senza di noi. Mentre siamo qui per dire che questo non è un tema su cui fare ideologia e propaganda, si tratta di salute e benessere delle persone", spiega all'ANSA Silvia mamma di Zoe, 14 anni e in trattamento da un anno, membro dell'associazione "Affetti oltre il Genere, creata da Cinzia Messina, una delle prime in Italia e ad esporsi sul tema. "In alcuni casi - aggiunge la donna - si tratta addirittura di vita o di morte, perché ci sono adolescenti che per la difficoltà di questi percorsi sono arrivati a togliersi la vita mentre il farmaco li aiuta a gestire con più calma la gestione dei cambiamenti di un corpo in cui non si riconoscono".
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Che cos'è la triptorelina e a cosa serve
La triptorelina, spiega la Società italiana di Farmacologia, porta alla sospensione dello sviluppo puberale in casi di pubertà precoce. Indicata limitatamente a soggetti di età inferiore a 8 anni nelle bambine e inferiori a 10 anni nel bambino (prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche, come da nota AIFA 51). L’impiego negli adolescenti con disforia di genere, per bloccare una “pubertà fisiologica”, è considerato al di fuori delle indicazioni specifiche del farmaco. L’AIFA l'ha inserita nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale per l’impiego in casi selezionati di disforia di genere, con diagnosi confermata da un’ équipe multidisciplinare e specialistica e in cui l'assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva.