Il miracolo riconosciuto oggi, e che porterà alla proclamazione della santità dello studente stroncato dalla leucemia a soli 15 anni, riguarda una ragazza del Costa Rica, operata per un trauma cranico dovuto a un incidente
Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni stroncato dalla leucemia fulminante nel 2006, considerato il “patrono di Internet” per la sua passione per l’informatica, diventa Santo. Lo ha deciso il Papa dopo l'udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, autorizzando il Dicastero a promulgare i Decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Carlo Acutis, fedele laico; nato il 3 maggio 1991 a Londra e morto il 12 ottobre 2006 a Monza.
Da Beato a Santo
Il giovane è stato beatificato da Papa Francesco il 10 ottobre 2020. Il miracolo a lui attribuito riguardava la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita che avrebbe potuto essere corretta solo con un intervento chirurgico. Matheus, a causa della sua malattia rimetteva qualsiasi cosa. Quando toccò la reliquia di Carlo, chiese la grazia di non rimettere più. E così fu. La malformazione risultò scomparsa e il pancreas tornò normale. Una guarigione "istantanea, completa e duratura" ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi. Il miracolo venne approvato ai fini della beatificazione.
Il miracolo
Il miracolo riconosciuto oggi che porterà alla proclamazione della santità di Carlo Acutis, in quanto ritenuto fatto inspiegabile e avvenuto per la sua intercessione, riguarda una ragazza del Costa Rica, studentessa in Italia, operata per un trauma cranico dovuto a un incidente. Dalle sue condizioni disperate è uscita grazie all'intercessione del beato, invocato dalla mamma. Lo scrive Avvenire, quotidiano della Cei, sul suo sito.
"Il patrono di internet"
Acutis rappresenta il primo "santo dei Millennials". Papa Francesco lo ha più volte citato nei suoi discorsi e, nell'esortazione apostolica "Christus vivit", lo ha proposto ai giovani come esempio di santità dell'era digitale. Il ragazzo definiva l'eucarestia "la mia autostrada per il Cielo". La sua vita era quella di un normale adolescente ma aiutava i poveri e andava ogni giorno a messa, con particolare devozione alla Madonna e a San Francesco. La sua passione per l'informatica gli serviva a testimoniare la fede realizzando siti web e una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo, ospitata in tutto il mondo in centinaia di parrocchie e in santuari mariani come Fatima, Lourdes e Guadalupe. E' conosciuto in tutto in tutto il mondo come "il santo di internet".
La mamma: “La sua vita è stata una preghiera continua"
Carlo Acutis rappresenta "la sanità del quotidiano perché la sua vita è stata una preghiera continua". Lo dichiara la madre Antonia Salzano in un'intervista all'Ansa. "Un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E ha reso santa la sua normalità" aggiunge. Carlo Acutis scelse di essere sepolto ad Assisi dove la famiglia ha una casa. "Era devoto di San Francesco, amava la sua essenzialità e l'attenzione ai poveri" . La sua tomba, con il corpo visibile, è meta ogni anno di migliaia di pellegrini. "Non aveva le stigmate - aggiunge Antonia- o altri segni che caratterizzano i santi. Può essere imitato e ci sprona a farlo".