Il gruppo Black Basta aveva minacciato di diffondere le informazioni sottratte lo scorso 18 aprile in caso non fosse stato pagato il riscatto. Tra i test resi noti esami del sangue, terapie, radiografie ed ecografie per 1,5 terabyte di dati. I consigli per chi teme di essere stato coinvolto dall'attacco
Dati personali, referti, esami diagnostici e documenti d’identità: i dati sanitari di migliaia di italiani sono stati pubblicati illegalmente sul dark web. Si tratta dei dati sottratti lo scorso 18 aprile dagli archivi digitali di Synlab, una tra le principali aziende sanitarie private d’Italia e d’Europa, dal gruppo di hacker di matrice russa denominato Black Basta.
Il gruppo aveva chiesto il pagamento di un riscatto
Il gruppo aveva chiesto all’azienda un riscatto, minacciando di pubblicare i dati qualora non fosse stato pagato. Synlab aveva ribadito di non essere disposta a pagare e quindi, il 14 maggio, i dati sono stati pubblicati da Black Basta. Tra i test resi noti ci sono, per esempio, esami del sangue, terapie, radiografie, ed ecografie.
Ogni anno circa 35 milioni di esami
Negli oltre 380 laboratori di Synlab – distribuiti in Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Campania e Toscana – si eseguono ogni anno circa 35 milioni di esami. Al momento non si sa quante persone siano rimaste vittima dell’attacco informatico, si sa soltanto che sono stati pubblicati 1,5 terabyte di dati.
I consigli per i pazienti
L’azienda ha comunicato che si impegnerà a “informare opportunamente i soggetti coinvolti”. Chi si occupa di sicurezza informatica consiglia a chiunque abbia fatto esami da Synlab negli ultimi anni di inviare una mail di posta certificata all’indirizzo customerservice.italy@synlab.it oppure a uno degli indirizzi regionali disponibili a questo link, chiedendo se i propri dati siano stati rubati e diffusi.