I sindacati intendono evitare un ulteriore divario Nord-Sud nel sistema scolastico, contrastando le disuguaglianze sociali. Criticano, poi, l'uso dei quiz Invalsi, considerati inutili e dannosi e lottano anche contro i continui tagli alla scuola, la divisione e gerarchizzazione dei docenti, il precariato ed il mobbing
Per la giornata di oggi, giovedì 9 maggio, è stato indetto uno sciopero nel settore dell'istruzione da parte di Cobas Scuola Sardegna, Unicobas scuola e università, Usb PI e Cobas-Comitati di Base della Scuola. Lo sciopero coinvolge il personale docente, ATA, educativo e dirigente, sia a tempo determinato che indeterminato, in Italia e all'estero. Secondo quanto riportato da un comunicato di Cobas Sardegna, lo sciopero è stato proclamato in opposizione ai quiz Invalsi e alla didattica basata sul concetto di 'competenze' addestrative, al presunto 'merito', alla digitalizzazione eccessiva della scuola, allo spreco di fondi del PNRR, all'autonomia differenziata, al dimensionamento delle scuole, all'ultimo contratto collettivo nazionale del lavoro nel settore scolastico, al "tutoraggio" degli insegnanti, alla riforma del reclutamento e della formazione, al vincolo triennale e a tutte le guerre.
Le motivazioni
I sindacati coinvolti nella protesta si battono per l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari che abbiano accumulato almeno 3 anni di servizio, per la conversione delle fabbriche di armi e la cessazione del loro commercio, destinando gli investimenti a urgenti necessità sociali. Piero Bernocchi, portavoce nazionale della Confederazione Cobas, ha sottolineato che lo sciopero mira soprattutto a contrastare l'autonomia differenziata, vista come una minaccia distruttiva per la scuola e altre strutture pubbliche. I sindacati intendono fermare l'autonomia differenziata per evitare un ulteriore divario Nord-Sud nel sistema scolastico e per contrastare le disuguaglianze sociali. Criticano l'uso dei quiz Invalsi, considerati inutili e dannosi, e si oppongono alla volontà del ministro Valditara di inserire i risultati di tali prove nel curriculum degli studenti. Lottano anche contro i continui tagli alla scuola, la divisione e gerarchizzazione dei docenti, il precariato, il mobbing.
Ministro Valditara: “Preoccupazione strumentale”
Il ministro Valditara ha sostenuto che non ci sarà una frantumazione del sistema unitario dell'istruzione e ha menzionato l'Agenda Sud come prova degli investimenti nel mezzogiorno. Tuttavia, il sindacato Cub Scuola ha ricevuto numerose adesioni allo sciopero di funzione Invalsi, evidenziando il dissenso dei docenti nei confronti di queste pratiche valutative.