Campania, concorso medici di emergenza: solo 51 accettano l'incarico

Cronaca

Solo 51 i medici disponibili ad andare a lavorare nei pronto soccorso della Campania. I posti banditi dal concorso unico regionale erano 363, erano risultati idonei 62 candidati. La Cgil Funzione Pubblica chiede l'ammissione di poco meno di 200 specializzandi che frequentano corsi affini a quelli indicati nel bando

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Il concorso unico regionale in Campania per reclutare nuovi medici nei pronto soccorso e rispondere così alla drammatica carenza fa registrare un nuovo flop: se i candidati idonei erano 62 su 363 posti e 119 domande presentate, ad accettare l'incarico sono stati solo 51 professionisti, tra specializzandi e specialisti. Uno all'Asl di Avellino, 9 all'Asl Napoli 3 Sud, 6 all'ospedale Moscati di Avellino, 5 agli ospedali dei Colli di Napoli (Monaldi, Cotugno, Cto), 2 al Cardarelli di Napoli, 7 all'Asl Napoli 1 Centro, 6 all'Asl di Caserta, 4 all'Asl Napoli 2 Nord, 11 all'Asl di Salerno. Restano a zero invece l'ospedale San Pio di Benevento, l'ospedale San Sebastiano di Caserta e l'ospedale Ruggi D'Aragona di Salerno: tre realtà che soffrono particolarmente la carenza di medici e il peggioramento delle condizioni lavorative. 

La carenza di medici in Campania 

Difficilissimo, in queste condizioni, anche assicurare l'ordinario. L'Anaao Assomed aveva parlato a Sky Tg24 di 500 posti letto aggiuntivi, dei quali ci sarebbe grande bisogno per decongestionare i pronto soccorso, che non possono essere attivati proprio a causa dei buchi in organico.  Le Asl che hanno bisogno di più medici e infermieri sono quella di Salerno, Napoli 1, Napoli 3 Sud e Caserta, ma i medici che hanno scelto queste aziende sanitarie sono un numero molto esiguo rispetto al fabbisogno. In Campania mancano 400 medici di Pronto Soccorso, quasi il dieci per cento dei camici bianchi che mancano in tutta Italia, che sono 4200. E nel 2027 il numero di posti vacanti potrebbe raddoppiare nella sola Regione, arrivando a 800.

La denuncia della Cgil: "Esclusi 200 candidati"

La Fp Cgil denuncia che sono arrivate molte lamentele da parte di medici specializzandi he sospettano di non essere stati ammessi perché iscritti a scuole di specializzazione con denominazione diversa a quelle descritte nel bando. Una semplice differenza di denominazione del corso avrebbe generato l'esclusione. Nel concorso relativo alla Gastroenterologia, per esempio, sono stati riammessi 72 medici specializzandi, inizialmente esclusi per la stessa ragione. 

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