1 maggio, Landini: "Bonus Befana è marchetta". Meloni: "Sul lavoro ottimi risultati"

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La presidente del Consiglio: "Da quando siamo al governo gli occupati in Italia sono cresciuti di oltre mezzo milione, abbiamo toccato il record di occupazione, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce". Per la Festa dei lavoratori Elly Schlein e Giuseppe Conte insieme al corteo a Portella della Ginestra. Al Circo Massimo il Concertone. Ieri il Cdm ha approvato un nuovo pacchetto di misure: in arrivo bonus da 100 euro ai lavoratori a basso reddito e incentivi per assumere giovani e donne

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Meloni: "Nuovo pacchetto lavoro da 5 miliardi"

Con il decreto legge che riforma le politiche di coesione "ci occupiamo ancora di lavoro con un pacchetto di misure che nell'ambito di un programma che vale complessivamente oltre 5 miliardi di euro" e "vuole creare nuova occupazione soprattutto nel mezzogiorno", dice in una diretta sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Sbarra: "Importanti misure del governo, ma ora fare di più"

"È importante il riordino sulla gestione dei fondi di coesione, va nella direzione auspicata dalla Cisl. Apprezziamo il sostegno forte all'occupazione stabile attraverso incentivi rivolti a giovani, donne e al Sud. Anche la misura dei 100 euro da corrispondere a gennaio è un ulteriore contributo per sostenere i redditi della fasce popolari. Ora va fatto di più". Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dalla piazza dei sindacati per il Primo maggio a Monfalcone (Gorizia). "Bisogna aumentare salari e retribuzioni e rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, tagliare le tasse al ceto medio, detessare le tredicesime, rilanciare gli investimenti pubblici e privati, aprire il tavolo per cambiare il sistema previdenziale. Il dialogo e il confronto con il governo deve proseguire per affrontare in maniera più decisa le questioni più importanti", aggiunge Sbarra, tornando inoltre a chiedere "il taglio strutturale del cuneo fiscale".

Schlein e Conte al corteo di Portella della Ginestra

La segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sono a Piana degli Albanesi (Palermo) per la manifestazione promossa dalla Cgil a Portella della Ginestra, il pianoro teatro della strage di contadini e braccianti avvenuta il 1 maggio 1947. Schlein e Conte sono giunti in leggero ritardo rispetto al previsto all'aeroporto di Palermo, dopo aver viaggiato sullo stesso volo proveniente da Roma ma in file diverse.

Landini: "Bonus Befana è marchetta elettorale, un insulto"

Il bonus Befana "è uno spot, una marchetta elettorale. È sotto gli occhi di tutti che la gente non arriva a fine mese, ci sono più di 7 milioni di persone che pur lavorando sono povere. Pensare che tutto questo si risolva dando 100 euro lordi a gennaio e ad una platea limitata di persone credo sia un insulto al buon senso", dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza del Primo maggio. "Questo non risolve i problemi. Serve una politica diversa ma il governo continua a pensare di poter fare quello che vuole senza confrontarsi con i sindacati, con il mondo del lavoro e questo è un danno per il Paese".

Bombardieri: "Basta spot elettorali, servono misure strutturali"

"Servono misure strutturali, sarebbe il caso di farla finita con gli spot e gli interventi elettorali. Il tema dei salari non può essere affrontato con un spot di 60 euro netti, che bastano per un chilo di carne, un chilo di parmigiano, un litro di olio. La gente ha bisogno di recuperare la perdita del potere d'acquisto". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in piazza per la manifestazione dei sindacati per il Primo maggio a Monfalcone (Gorizia), parla delle ultime misure del governo e del bonus di 100 euro che verrà erogato a gennaio prossimo, ribattezzato bonus Befana. "C'è un tema dei salari e delle pensioni, che tra l'altro sono escluse dal premio. Abbiamo bisogno di scelte diverse: detassare gli aumenti contrattuali, confermare il taglio del cuneo fiscale, dare i soldi alle aziende che rinnovano i contratti e che non hanno incidenti sul lavoro", aggiunge Bombardieri.

Bombardieri: "Governo parli di lavoro sempre, non solo 1 maggio"

"Chiediamo al governo di parlare di lavoro e di sicurezza tutto l'anno. Sempre, non solo in occasione del Primo maggio. Chiediamo alla presidente Meloni di discutere e far diventare il tema della sicurezza il tema portante sul quale il governo si impegna" per ridurre gli infortuni e le vittime sul lavoro, dice il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in piazza per la manifestazione del Primo maggio a Monfalcone (Gorizia). "Oggi non è una festa, è una giornata di mobilitazione. Non può essere una festa finché ci sarà anche un solo morto sul lavoro", rimarca Bombardieri ricordando che nell'ultimo anno si sono registrati oltre mille morti sul lavoro.

Primo maggio, le parole di Dario Furnari (USB). VIDEO

Primo maggio, al via manifestazione Cgil Cisl Uil a Monfalcone

Al via la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo maggio, che quest'anno si tiene a Monfalcone (Gorizia) ed è dedicata all'Europa. "Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale", è infatti lo slogan scelto dai tre sindacati confederali, in piazza con i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Ad ospitare il tradizionale appuntamento sindacale per la festa dei lavoratori è dunque quest'anno la città del Friuli Venezia Giulia, 20 anni dopo il Primo maggio che nel 2004 vide svolgersi la manifestazione unitaria a Gorizia in occasione dell'allargamento dell'Ue con l'ingresso di dieci nuovi Paesi, tra cui la vicina Slovenia. L'appuntamento stamattina è in piazza della Repubblica a Monfalcone, dove è allestito il palco dal quale prenderanno la parola prima sei delegati delle tre organizzazioni e poi, nell'ordine, i segretari generali Bombardieri, Sbarra e Landini, che chiuderà gli interventi. Nel pomeriggio, infine, l'altro tradizionale appuntamento con il Concertone a Roma che quest'anno debutterà al Circo Massimo, non potendosi tenere in piazza San Giovanni per i lavori del Giubileo.

La Russa: "Le morti sul lavoro sono inaccettabili"

"In occasione del 1 maggio, Festa dei lavoratori, desidero esprimere la mia soddisfazione per i dati relativi alla crescente occupazione, ma anche e soprattutto la mia affettuosa vicinanza ai familiari delle tante, troppe vittime sul lavoro. La sicurezza è un tema di cruciale importanza, per il quale tutti dobbiamo sentire la necessità di fare il massimo affinché venga sempre garantita l'opportuna prevenzione. Mai ci abitueremo al dolore per simili tragedie: le morti sul lavoro sono inaccettabili", scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Bombardieri: "Esiguo e solo per pochi il bonus della Befana"

"Col bonus della Befana, il governo dimentica i lavoratori senza figli e tutti i pensionati. E quelli che lo otterranno potranno comprare al massimo un chilo di carne, un chilo di parmigiano e un litro di olio", dice al Fatto Quotidiano il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri. "C'è un problema di merito - aggiunge - il premio di 100 euro lordi previsto per gennaio 2025, oltre a essere insufficiente, sarà solo per dipendenti con un figlio a carico. Poi il metodo, ma su quello non avevamo illusioni: non si parlava di confronto né di trattativa che è un termine desueto".

Schlein: "Sul salario minimo la nostra sfida al governo"

Sul salario minimo chiediamo la spinta delle persone. La nostra proposta è stata affondata in Parlamento dal governo, ora lo sfidiamo: vediamo se farà la stessa cosa davanti alle firme di migliaia di cittadini e cittadine", dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein in un'intervista a La Stampa. "Vedremo - aggiunge - se Meloni avrà il coraggio di voltare la faccia dall'altra parte". Sul bonus Befana commenta: "È bizzarro annunciare a un mese dalle Europee un bonus da erogare a gennaio 2025. E comunque i bonus non cambiano il destino delle famiglie". Rispetto al referendum Cgil contro il Jobs Act, Schlein afferma: "La mia posizione è ben nota. Non ho ancora visto i quesiti, ma ogni iniziativa del sindacato da noi è vista con interesse e prevedo che moltissimi nel Pd daranno una mano".

Landini: "La patente a punti è una presa in giro"

La nuova patente a punti è "una presa in giro. Noi l'abbiamo chiesta per tutti i settori, non solo l'edilizia. Ma va cambiato il modello di fare impresa. Se tu lasci la logica del subappalto a cascata e non affronti il tema della prevenzione e della formazione, il resto rischia di servire a poco", dice il segretario della Cgil Maurizio Landini a Repubblica. Col nuovo presidente di Confindustria Orsini parlerà "appena sarà formalizzata l'elezione. La prima questione è l'aumento dei salari perché c'è un'emergenza. Poi abbiamo bisogno di una politica industriale vera. Di una legge sulla rappresentanza che nello spirito degli accordi confederali cancelli anche i contratti pirata".

Landini: "Dal governo solo misure spot e propaganda"

Il "pacchetto lavoro" del governo Meloni è "solo propaganda", dice a Repubblica il leader della Cgil Maurizio Landini. "Siamo agli ennesimi interventi spot - prosegue- Nessuna misura strutturale per contrastare la precarietà e la povertà, per la salute e sicurezza, per aumentare i salari. Nulla su politiche fiscali e industriali o per favorire la piena e stabile occupazione. Gli sgravi per le assunzioni avulsi da serie politiche industriali da soli non creano nuovi posti di lavoro". "Le lavoratrici e i lavoratori non hanno bisogno di propaganda - sostiene Landini - ma di aumentare realmente i salari e non di marchette elettorali. Servono interventi strutturali a partire dal rinnovo dei contratti collettivi e di adeguati finanziamenti per i contratti dei pubblici. Occorre poi una vera riforma fiscale che combatta l'evasione, che prenda le risorse dove sono, tassi profitti, extraprofitti e rendite, e non lasci tutto il peso del fisco sulle spalle di dipendenti e pensionati. I lavoratori hanno bisogno di un governo che garantisca diritti e tutele 365 giorni l'anno, non di uno spot il Primo Maggio".

50 artisti al Concertone

Oltre 50 artisti in cartellone sono pronti a salire sul palco del concertone del Primo Maggio al Circo Massimo, che per la prima volta ospita la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil e organizzata da iCompany. La linea artistica si sviluppa intorno al concept "Ascoltiamo il Futuro #1M2024", per raccontare il presente e il futuro, in musica e non solo. All'esordio da conduttori Noemi ed Ermal Meta. Sul palco del Circo Massimo saliranno, in ordine alfabetico, a partire dalle 15.15 e fino alla mezzanotte inoltrata: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D'Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, ex-Otago, Geolier, La Municipal, La Rappresentante di Lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Il richiamo di Mattarella: “Non dividere il Sud dal Nord”

I sindacati hanno un ruolo "insopprimibile" per lo sviluppo della società; il welfare non deve perdere il suo carattere "universalistico"; anche se è "un'ottima notizia" che l'occupazione stia crescendo, le istituzioni non devono mai sentirsi "appagate" perché "l'ascensore sociale" si è bloccato; ogni morte sul lavoro è "inaccettabile" per uno stato moderno; ed infine porre rimedio allo "sfruttamento" degli immigrati. C'è tutto questo e tanto altro nel Primo maggio del presidente della Repubblica che ha scelto di passare la vigilia della Festa del Lavoro tra gli operai del distretto agro-industriale nella provincia di Cosenza. Inevitabilmente però sono le sue preoccupazioni sul distacco del Mezzogiorno dal Nord del Paese, sulla perdurante questione meridionale - invincibile nel tagliare il Paese in due - a raccogliere gli applausi. Mattarella non pronuncia mai le parole "Autonomia differenziata" ma nella platea, inevitabilmente, tutti pensano alla riforma a motrice leghista. "Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri", premette il presidente, che quindi argomenta la sua riflessione spiegando quanto risolvere la questione meridionale sarebbe utile per l'intero Paese. Al contrario, relegarla nel cassetto dei "problemi non urgenti" è una scelta che frena il pil dell'Italia. "Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno. È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d'Italia assicuri grande beneficio all'intero territorio nazionale", spiega Mattarella raccogliendo pieno consenso dall'uditorio. "Il Mezzogiorno è parte dell'Europa", incalza il presidente chiedendo di uscire da una logica di "analisi semplificate".

I cortei a Milano

Primo maggio di manifestazioni a Milano. Al mattino il tradizionale corteo organizzato da Cgil, Cisl e Uil, uno spezzone di Lotta comunista che non si ferma con loro in piazza Scala ma continua fino al Duomo, alle 14 un secondo corteo da porta Venezia a piazza Scala con sindacalismo di base e associazione Palestinesi d'Italia e dalle 14 una street parade ecosociale di Adl Cobas con arrivo in Darsena in programma fino a mezzanotte. La manifestazione del mattino parte da corso Venezia: “Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan scelto dai sindacati confederali. Alle 11 è previsto l'arrivo in piazza Scala con gli interventi dal palco e a seguire il concerto di Omar Pedrini. Alle 14 sempre da corso Venezia partirà invece il corteo “Lavoratori del mondo uniamoci in corteo contro il genocidio in Palestina” e poco dopo da piazza XXIV maggio la street parade ecosociale e climattivista dell'area antagonista.

Primo maggio dei sindacati a Monfalcone

L'Europa, ancora una volta, al centro della Festa del lavoro: a 20 anni esatti dal raduno nazionale dei confederali a Gorizia, città di confine, oggi i sindacati saranno di nuovo in Friuli Venezia Giulia. L'appuntamento è alle 10 a Monfalcone (Gorizia), in piazza della Repubblica. "Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale" è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo maggio in una città "non solo di confine - spiegano le segreterie regionali - ma anche simbolo, con i suoi cantieri, il tessuto demografico e le tensioni, delle sfide, delle difficoltà e delle contraddizioni con cui deve fare i conti oggi il nostro tessuto economico, occupazionale e sociale. Sfide e difficoltà che riguardano anche la sicurezza, in un Paese e una regione che anche quest'anno vedono aumentare il numero di infortuni e di morti sul lavoro". Gli interventi dei segretari generali saranno concentrati tra le 12 e le 13. Per primo parlerà Pierluigi Bombardieri (Uil), seguito da Luigi Sbarra (Cisl). A chiudere sarà il leader della Cgil Maurizio Landini

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