Sa die de sa Sardigna, la festa della Sardegna: storia ed eventi in programma

Cronaca
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La celebrazione, istituita dal Consiglio regionale nel 1993, ricorda la sommossa del 28 aprile 1794, quando la popolazione decise di allontanare dall'isola il viceré Balbiano e tutti i piemontesi. Ecco i festeggiamenti in programma nelle principali città sarde

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Il 28 aprile 2024 segna un anniversario cruciale nella storia della Sardegna: esattamente 230 anni fa, i "Vespri Sardi" scuotevano Cagliari con una ribellione popolare senza precedenti. Il 28 aprile del 1794, il popolo sardo allontanò da Cagliari i piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell'isola titolare del Regno di Sardegna.
Avvenimento che dal 1993 viene ricordato ogni anno con la festa "Sa die de sa Sardigna", istituita 31 anni fa dal Consiglio regionale della Sardegna, con l’intento di ricordare il coraggio e il sacrificio degli antenati sardi, che lottarono per la libertà del proprio popolo. Ancora oggi, “Sa die de sa Sardigna” è, assieme alla Festa di Sant’Efisio, il Santo che salvò Cagliari dalla peste, una delle ricorrenze più sentite dalla popolazione sarda, tanto da essere ricordata e celebrata ogni 28 aprile con manifestazioni ed eventi in diverse località dell’isola.

La storia

I moti di ribellione sull’isola cominciarono negli anni Ottanta del '700, per poi proseguire negli anni Novanta. I sardi chiedevano che gli venisse riconosciuta una maggiore autonomia rispetto alle scelte della classe dirigente locale e che gli venissero riservati maggiori impegni civili e militari. All'ennesimo rifiuto da parte della Corona sabauda di accogliere positivamente qualunque richiesta del popolo sardo, la borghesia cittadina e il resto della popolazione organizzarono il moto insurrezionale. La scintilla che fece esplodere la contestazione fu l'ordine da parte del viceré Balbiano di arrestare gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor, capi del partito patriottico. La popolazione il 28 aprile del 1794 allontanò definitivamente da Cagliari tutti i funzionari e lo stesso viceré, che nel mese di maggio furono imbarcati e mandati via dall'isola con la forza. Incoraggiati dalle vicende cagliaritane, gli abitanti di Alghero e Sassari fecero altrettanto.

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I festeggiamenti a Cagliari

In occasione di “Sa die de sa Sardigna”, a Cagliari sono in programma due giorni di festeggiamenti promossi dall’Assemblea natzionale (Ans), con un ricco programma di eventi culturali di divulgazione storica, un incontro con ospiti internazionali e tanti momenti di festa tra le strade del centro: Palabanda, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Yenne e il Bastione. Dopo l’”Aperinsardu” e la commemorazione con la posa di una corona di fiori alla Porta di Palabanda andati in scena ieri, 27 aprile, il cluo dei festeggiamenti è in programma questa mattina, alle 10, presso Grotta Marcello, in Piazza Yenne, con la Conferenza Internazionale, che vedrà come ospiti i rappresentati di 6 Nazioni senza Stato per un confronto su identità, autodeterminazione e feste nazionali.

 

Eventi nelle altre città

 

Sassari celebrerà l’edizione 2024 de “Sa die de sa Sardigna” con l’inaugurazione del Monumento ai rivoluzionari sardi uccisi tra il 1796 e il 1802, tra via Quarto e Largo Don Leonardo Carboni. La celebrazione istituzionale è in programma alle 10.30. Mentre a Nuoro, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna ha organizzato una ricca giornata di eventi che si articolerà dalle 10.30 alle 14.00, presso l’Auditorium “Giovanni Lilliu”, nel plesso del Museo del Costume. Durante i festeggiamenti verranno attribuiti tre importanti riconoscimenti ad altrettante “figure di riferimento delle sapienti maestrie materiali e immateriali della Sardegna”. Il programma della giornata prevede anche le proiezioni di alcuni video in cui compaiono i tre protagonisti premiati dall’Isre, oltre alla presenza di poeti e cantori sardi che daranno il proprio contributo con alcune esibizioni. Ad Oristano, invece, alle 18, al Teatro Garau, verranno premiati i vincitori del concorso di poesie in lingua sarda e nelle altre lingue in uso in Sardegna “Eleonora in sarda rima”, organizzato dall’Istituto storico arborense.

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