Fabrizio Palenzona si è dimesso da presidente Fondazione Crt

Cronaca

L'annuncio con una lettera ai consiglieri: "Patti occulti alterano le dinamiche. Logiche spartitorie, ho sempre agito per legalità". Ieri aveva lasciato l'incarico anche il segretario generale Andrea Varese sostituito ad interim da Annapaola Venezia

 

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Il presidente della Fondazione CRT, Fabrizio Palenzona, ha rassegnato le dimissioni. Ieri si era dimesso il segretario generale Andrea Varese, il cui incarico ad interim è stato affidato ad Annapaola Venezia. Il conflitto tra Palenzona e la leadership della Fondazione CRT era evidente da giorni e, con il passare del tempo, è apparso chiaro che sarebbe stato difficile sanare le profonde divergenze. Durante il consiglio di amministrazione di ieri, lunedì 22 aprile, terminato quasi a mezzanotte, Palenzona è intervenuto solo all'inizio e non ha assistito alle nomine delle società partecipate. Le funzioni del presidente della Fondazione Crt vengono assunte ad interim dal vicepresidente vicario, Maurizio Irrera. Lo comunica l'ente torinese.

Voci sulle dimissioni insistenti da tempo

Già venerdì scorso, nel cda in cui è esploso lo scontro con la sfiducia al segretario generale Varese, Palenzona aveva interrotto due volte l'incontro. Le voci sulle sue dimissioni erano piuttosto insistenti dal momento che ormai era isolato nel consiglio di amministrazione che ha infatti deliberato sulle nomine in sua assenza. Anche nel consiglio di indirizzo venerdì scorso sono state effettuate nomine diverse dalle sue attese. Il consiglio di amministrazione che è finito ieri quasi a mezzanotte, dopo avere nominato segretaria generale ad interim Annapaola Venezia, vice di Andrea Varese, ha anche varato con voto unanime le nomine delle partecipate. Non c'è ancora nessuna comunicazione ufficiale, ma il quadro è chiaro. Davide Canavesio sarà il presidente e amministratore delegato delle Ogr, Caterina Bima la vicepresidente. Lo stesso Canavesio sarà vicepresidente di Equiter, mentre Antonello Monti presiederà Ream con vice sempre Bima e Canavesio. Varese, ex manager di Unicredit, ha preso atto della sfiducia di quattro consiglieri su sette (Canavesio, Bima, Monti e Di Mascio). 

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Palenzona: "Per 30 anni ho servito e onorato la Crt"

"Ho sempre onorato e servito la Fondazione Crt per quasi 30 anni pur non avendo negli ultimi 25 rivestito ruoli istituzionali. Posso affermare che tutti gli investimenti strategici che hanno fatto della Fondazione la terza più importante a livello nazionale portano la mia impronta e quella di chi con me ha ridato a partire dal 1995 equilibrio territoriale alla fondazione", ha scritto Palenzona nella lettera in cui ha annunciato le dimissioni. Nella missiva ha scritto di "patti occulti tali da creare una fondazione nella fondazione e alterare le dinamiche di funzionamento degli organi sociali" e dice che le dimissioni sono "l'unica scelta" possibile.

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"Logiche spartitorie, sempre agito per legalità"

"Taluni componenti degli organi sociali hanno cercato di piegare a logiche spartitorie la gestione dell'ente", si legge nella lettera, dove Palenzona ha ribadito di avere agito "sempre per la legalità". "Chi è chiamato ad amministrare - ha scritto l'ex presidente - deve avere ben chiaro che, entrando a far parte degli organi sociali, si assume un vincolo fiduciario nei confronti degli stakeholder attuali e futuri nella gestione del patrimonio della fondazione secondo linee guida coerenti con lo sviluppo durevole della missione della fondazione, ma anche un obbligo morale ad agire per il solo ed esclusivo bene della propria comunità e del proprio paese". Palenzona ha quindi aggiunto: "Se chi è chiamato ad amministrare una fondazione non ha queste profonde radicate convinzioni e non è disposto a comportarsi in coerenza con questi principi e valori morali non c'è futuro per le fondazioni bancarie che rischieranno sempre più di essere o di apparire come luoghi autoreferenziali nei quali i comportamenti individuali sono sottratti a ogni forma di controllo".

Pietrangelo Buttafuoco durante la presentazione del suo libro dal titolo 'Beato lui', Roma, 17 luglio 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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