Omicidio Willy, il condannato Mario Pincarelli si sposerà in carcere
CronacaUna ragazza di 28 anni si è innamorata di lui dopo averlo visto al tg seguendo la vicenda giudiziaria. I due si sono incontrati solo una volta durante un'udienza del processo e si sposeranno il 16 aprile. Intanto nella mattinata del 10 aprile è stato condotto in carcere anche Francesco Belleggia, condannato a 23 anni per lo stesso caso
Amore a distanza e a prima vista. Mario Pincarelli, condannato in secondo grado a 21 anni di carcere per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, si sposerà il 16 aprile nell'istituto penitenziario di Civitavecchia. A essersi innamorata del detenuto è una ragazza di 28 anni residente in un comune a nord di Roma. Come riporta l’Agenzia Nova, si è innamorata di lui grazie alle immagini trasmesse dai telegiornali che si sono occupati della vicenda giudiziaria. I due si sono visti una sola volta, durante un’udienza del processo. Intanto nella mattina del 10 aprile, dopo la sentenza della Cassazione del giorno precedente, è stato condotto nel carcere di Velletri Francesco Belleggia, condannato a 23 anni per l'omicidio di Willy. L'uomo era ai domiciliari da tre anni e mezzo.
La sentenza
Il 9 aprile la Corte di Cassazione ha stabilito che l’uccisione del 21enne Willy Monteiro Duarte è da configurarsi come omicidio volontario, confermando così le conclusioni dei due precedenti gradi di giudizio.
Mario Pincarelli e Francesco Belleggia sono stati condannati in via definitiva, rispettivamente a 21 e 23 anni di carcere. La mattina del 10 aprile Belleggia, che si trovava ai domiciliari da tre anni e mezzo, è stato accompagnato nel penitenziario di Velletri. ‘’Si stava laureando in ingegneria, era al terzo anno, speriamo ci autorizzino a continuare le lezioni in via telematica dal carcere’’ spiega l’avvocato difensore Vito Perugini. Resta invece aperta la questione che riguarda Marco e Gabriele Bianchi. I giudici della Corte hanno annullato con rinvio la sentenza d’Appello che aveva riconosciuto le attuanti generiche ai due fratelli. Questa decisione aveva permesso loro di passare dalla condanna di ergastolo prevista dalla Corte d’Assise in primo grado a 24 anni di carcere.