Il giovane è rimasto tetraplegico in seguito all'impatto con la bici elettrica. Il padre esprime il suo disappunto: "L'imputato non mostra alcun segno di pentimento"
Dieci anni e 8 mesi di carcere per tentato omicidio: è la condanna inflitta oggi al diciannovenne accusato di avere scagliato una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi del Po, a Torino, ferendo in maniera gravissima uno studente universitario siciliano. L'episodio è del gennaio 2023. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato. All'imputato, che si è scusato per il gesto, sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Dei componenti del gruppo di cui faceva parte il ragazzo anche tre minorenni già condannati in primo grado.
Il rammarico del papà
"La cosa che fa più male è che non abbiamo riscontrato pentimento da parte di nessuno. Per il resto rispettiamo la sentenza". Lo ha detto Giuseppe Glorioso, il papà dello studente universitario rimasto ferito nel gennaio del 2023. Glorioso ha assistito alla lettura della sentenza di condanna di uno degli imputati, il diciannovenne Victor. "Spero che la sentenza sia di monito per quei giovani che il sabato sera, credendosi invincibili, si rendono scriteriatamente autori di fatti di questo genere", ha detto l'avvocato Luigi Tartaglino, difensore del diciannovenne condannato oggi per tentato omicidio. Nel merito della sentenza, Tartaglino sottolinea "l'importanza" della concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti: "È stato giusto - spiega - tenere conto che il mio assistito era appena diciottenne all'epoca del fatto e, quindi, già maggiorenne ma non ancora pienamente maturo". L'avvocato si è anche detto "felice di aver stretto la mano al papà dello studente, una persona che sta sostenendo con grande dignità un dolore immenso".