Falsi vaccini Covid, chiesto il rinvio a giudizio per Madame e Camila Giorgi
CronacaIl pm della Procura di Vicenza Gianni Pipeschi ha chiesto il processo per ventuno indagati, accusati di falso ideologico, corruzione e peculato. Tra gli imputati, la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, medico della cantante e della tennista. Attesa la decisione del giudice
Sono ventuno gli indagati per cui il pm Gianni Pipeschi della Procura di Vicenza ha chiesto il rinvio a processo per il caso dei falsi vaccini anti-covid. Tra questi, la cantante Madame e la tennista Camilla Giorgi, accusate di falso ideologico per aver chiesto di ottenere il green pass senza aver prima effettuato la vaccinazione. Le due si erano rivolte alla dottoressa Daniela Grillone Tecioiu che, insieme a quattro indagati – tra cui il marito Andrea Giacoppo – ha chiesto di patteggiare la pena.
Alcuni degli altri imputati sono accusati anche di corruzione e peculato. Adesso si attende la decisione del giudice per l’udienza preliminare, che potrebbe scegliere di dare avvio al processo.
“Non abbiate paura perché la paura blocca la vita”
L’inchiesta era iniziata alla fine del 2022. Madame aveva mantenuto il silenzio per giorni, nonostante le polemiche e i dubbi sulla sua partecipazione, a febbraio 2023, al Festival di Sanremo. La cantante aveva poi raccontato la vicenda in un post su Instagram: “Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale”, aveva scritto sul suo profilo social. “Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa. Proseguirò a completare tutte le vaccinazioni necessarie per me e utili per gli altri”, continuava. Il commento finiva con un monito: “Voglio invitarvi a informarvi a mente lucida, senza farvi prendere dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Non abbiate paura perché la paura blocca la vita”. Il post era stato poi rimosso il giorno successivo, “per dare spazio al nuovo progetto” e lasciare che l’indagine facesse il suo corso.