Bologna da oggi è zona a 30 km/h, cosa cambia nella mappa

Cronaca
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In Europa è ormai prassi comune l’abbassamento dei limiti di velocità. Il capoluogo emiliano è la prima grande città italiana a farlo

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A Bologna il limite di velocità scende a 30 km/h in ambito cittadino. Dopo un periodo di transizione di sei mesi, da oggi il piano è ufficialmente attivo e scatteranno le prime multe per i trasgressori. Si va da un minimo di 30 euro ad un massimo di 845 euro. 

Aumenta la sicurezza in strada

Si punta ad abbassare la velocità massima sulle strade urbane per tutelare sia gli utenti che gli automobilisti. Secondo quanto scrive l’amministrazione, a 30 km/h la probabilità di incidente mortale per chi è a piedi o in bicicletta diminuisce. Il limite di 30 km/h contribuisce poi a rendere più efficiente il traffico in città. Fra le motivazioni, l’amministrazione segnala la riduzione della distanza di sicurezza da rispettare, la riduzione di accelerate e frenate brusche. 

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Da oggi scattano le sanzioni

Dopo un periodo di transizione di sei mesi, in cui i vigili hanno presidiato le strade senza fare multe, da oggi scatteranno le prime sanzioni, che vanno da un minimo di 29,40 euro per chi supera il limite fino a 10 km/h a un massimo di 845 euro con ritiro della patente, per chi supera il limite di oltre 60 km/h. Sul sito istituzionale è possibile consultare la mappa delle strade dove è in vigore il nuovo limite.

La mappa

I 30 km/h diventano la normalità e interessano tutte le strade cittadine più densamente popolate dove ci sono scuole, ospedali, poliambulatori, case di cura e della salute, mercati e negozi, parchi e giardini, impianti sportivi. I 50 km/h restano nelle strade di scorrimento con un elevato numero di corsie o la presenza dello spartitraffico centrale. Ad esempio a Bologna rimangono a 50 km/h: tutti i viali di circonvallazione (escluso il tratto davanti alla stazione), l’asse Togliatti-Gandhi-Tolmino-Sabotino, via Stalingrado, l’asse Lenin-Po-Torino-Benedetto Marcello.

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“Città30”

Bologna è la prima grande città italiana a diventare “Città30”. Una decisione che segue quella del 1989 che aveva imposto il limite di 30 km/h nel centro storico e quella del 2005 che aveva creato la prima zona 30 in un quartiere fuori le mura. Per quanto riguarda le grandi città, sono tante le amministrazioni interessate al progetto. Si è infatti parlato di limite a 30 km/h anche a Roma, Milano, Torino, Firenze e Verona. 

 

In Europa

 Nel vecchio continente è ormai prassi l’abbassamento dei limiti di velocità. Metropoli come Londra, Madrid, Barcellona, Amsterdam e Bruxelles hanno da anni in vigore il limite massimo di 30 km/h in città. 

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