Camorra, Gaetano Angrisano arrestato a Napoli: tra i 100 latitanti più pericolosi d'Italia

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L'uomo aveva guadagnato la sua fama criminale grazie a una parentela importante: Angrisano è, infatti, il cognato di Salvatore Petriccione, per anni ai vertici della camorra di Secondigliano

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Gaetano Angrisano, tra i 100 latitanti più pericolosi d'Italia, è stato arrestato a Napoli. Trentuno anni, ritenuto esponente di spicco del clan camorristico Vanella-Grassi, la cui roccaforte è il lotto G di Scampia, periferia a nord di Napoli, è finito in manette nella notte. I carabinieri lo hanno arrestato durante una festa. Le manette per il latitante che deve scontare una pena di 10 anni per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga sono scattate subito dopo la torta.

(FRAME) E' ritenuto tra i 100 latitanti più pericolosi d'Italia, il 31enne Gaetano Angrisano, elemento di spicco del clan della "Vanella Grassi", scovato e arrestato la scorsa notte dai carabinieri a Scampia. Oltre 250 carabinieri hanno cinturato il rione di Napoli: Angrisano è stato ammanettato durante la festa di compleanno del figlio di due anni, organizzata nel lotto G, la sua roccaforte. Per un anno e mezzo è sfuggito alle manette, nonostante una condanna a 10 anni di reclusione pendente per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. I militari hanno seguito le sue tracce, svolgendo indagini tecniche e tradizionali e la scorsa notte perquisito tutte le abitazioni a "blocchi di edifici" e lo hanno stanato. Angrisano ha dovuto lasciare amici e parenti subito dopo la torta: il 31enne, ora nel carcere di Secondigliano, è il 15esimo latitante catturato quest'anno dai carabinieri. 
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Chi è Angrisano

Gaetano Angrisano aveva guadagnato la sua fama criminale grazie a una parentela importante. Angrisano è il cognato di Salvatore Petriccione, uno che negli anni è stato ai vertici della camorra di Secondigliano. Quando il boss della Vanella Grassi, è finito in carcere, Angrisano è diventato il capo de gruppo. Il suo quartier generale tra il Lotto G e Malaga, dove fu arrestato nel 2021. Doveva scontare 10 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, sentenza di un processo nato dalla retata che nel 2014 che portò in carcere tutti i vertici della cosca nata e cresciuta all'ombra del clan Di Lauro prima e degli scissionisti dopo. Ma la sentenza fu annullata dalla Cassazione e così Angrisano venne scarcerato ed era a piede libero quando arrivò la condanna successiva della Corte d'Appello di Napoli a febbraio dell'anno scorso. Poi la latitanza, non troppo lontano dal suo quartiere dove ha avuto protezione.

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