La donna è stata trovata morta mercoledì 13 dicembre nel suo appartamento in via Crocefisso, a Milano. La 73enne era figlia di un imprenditore milanese nel settore dell'immobiliare nonché sorella di Augusto, giovane architetto sequestrato dall'Anonima nel 1978
E’ stata trovata morta in casa a Milano Fiorenza Rancilio, 73enne erede di una famiglia di imprenditori e sorella di Augusto, giovane sequestrato dalla Anonima nel 1978 e mai più ritrovato. La donna è stata trovata mercoledì 13 dicembre con profonde ferite alla testa nel suo appartamento in un palazzo di via Crocefisso, nel pieno centro del capoluogo milanese. Fiorenza Rancilio si occupava della gestione degli immobili ereditati da suo padre Gervaso Rancilio.
La famiglia
Gervaso Rancilio, padre di Fiorenza, si era trasferito a cercare fortuna in Francia e poi era tornato in Italia dove aveva costruito interi quartieri in alcuni paesi nell'hinterland milanese. Proprio davanti a un suo cantiere a Cesano Boscone, Gervaso Rancilio e suo figlio Augusto la mattina del 2 ottobre 1978 vennero circondati da un commando di 8 persone. Augusto venne caricato su un furgone dall’Anonima sequestri e di lui non si seppe più nulla. Tempo dopo il boss Saverio Morabito raccontò che Augusto venne ucciso perché aveva cercato di ribellarsi ai suoi carcerieri. In memoria del fratello nacque la fondazione “Augusto Rancilio”, della quale Fiorenza era presidente.
Il ritrovamento del corpo
Fiorenza Rancilio è stata trovata riversa a terra nel salone dell'appartamento al nono piano di via Crocifisso. Nella casa gli specialisti della sezione Rilievi del nucleo investigativo dell'Arma sono alla ricerca della possibile arma del delitto con la quale la donna è stata colpita più di una volta alla testa. Da alcuni giorni non si avevano più notizie della donna. Per questo motivo il custode nel primo pomeriggio è salito per sincerarsi delle condizioni.