“La parità non può aspettare”, al via la campagna istituzionale TIM contro il Gender Gap

Cronaca sponsorizzato

Fra le protagoniste dell’iniziativa ci sono la sciatrice Sofia Goggia, la campionessa italiana di getto del peso Danielle Madam, Giulia Dragoni della Nazionale Italiana calcio femminile, la Presidente di DonneXStrada Laura De Dilectis e Carla Nisio, manager TIM. Nelle strade delle principali città italiane e sui media si alternano immagini che invitano alla riflessione, perché se in Italia la parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155 sono tanti gli aspetti con cui si manifesta il divario tra uomini e donne

ascolta articolo

Creare consapevolezza sul tema del gender gap: è questo l’obiettivo della nuova campagna istituzionale La parità non può aspettare lanciata da TIM. Perché, come sottolinea il manifesto dell’iniziativa, “all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti”, ed è quindi necessario mettersi “in connessione per superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere”. Nelle strade delle principali città italiane - Roma, Milano, Napoli, Venezia e Torino – e sui media, si alternano immagini che lanciano messaggi su cui riflettere, perché se in Italia la parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155, sono tanti gli aspetti con cui si manifesta il divario tra uomini e donne.

Le protagoniste della campagna

Protagoniste della campagna sono la sciatrice Sofia Goggia, campionessa del mondo di discesa libera; Danielle Madam, campionessa italiana di getto del peso; Giulia Dragoni della Nazionale Italiana calcio femminile; Pamela D’Alessandro, che lavora come tecnica in TIM; Laura De Dilectis, Presidente di DonneXStrada; Carla Nisio, manager TIM. C’è poi il volto di una giovane ragazza che richiama l’attenzione sulla necessità di accelerare il cambiamento. Sono loro a testimoniare che La parità non può aspettare per lo sviluppo sociale ed economico del nostro Paese: dallo sport all’imprenditoria, dal gap salariale alla copertura mediatica degli sport femminili; dalla cultura della leadership all’occupazione delle donne nei settori tecnologici.

Tim gender gap

Le azioni di TIM a supporto delle donne

“TIM è un’azienda all’avanguardia nell’innovazione e nei servizi e deve essere all’avanguardia anche sul piano sociale e ambientale. Esprimere il valore della parità tra uomini e donne significa molto per la crescita della società italiana perché un’economia che vuole correre ha bisogno del meglio di tutte le sue risorse umane: per questo sentiamo la responsabilità di farci portatori di questo valore”, afferma Pietro Labriola, Amministratore Delegato del Gruppo TIM. TIM si è già mossa in questa direzione con una serie di azioni concrete. Come ‘Women Plus’, l’App che supporta le donne nella ricerca del lavoro e nei percorsi di carriera. La soluzione, che ha avuto il patrocinio della Commissione Europea, nasce dall’esperienza di ‘Mulheres Positivas’ – il progetto che TIM ha sostenuto in Brasile insieme all’imprenditrice Fabi Saad – e mette a disposizione in un unico sistema numerose posizioni aperte, grazie a strumenti di matching tra le loro competenze e il lavoro disponibile, ma anche mentoring, formazione e talk ispirazionali. Inoltre, i punti vendita TIM presenti su tutto il territorio nazionale sono diventati ‘Punti Viola’, ovvero luoghi sicuri grazie alla collaborazione con l’associazione no profit DonneXStrada. Gli addetti alla vendita hanno seguito percorsi di formazione e sensibilizzazione, con il supporto di esperti legali e psicologi, per essere pronti ad accogliere eventuali vittime o testimoni di molestie o violenze e intervenire correttamente. Nel corso del prossimo anno, inoltre, saranno installate le prime cabine digitali che prevedono anche un tasto dedicato al primo soccorso, denominato Women Plus: permetterà di richiedere supporto in tempo reale a un operatore in situazioni di potenziale pericolo.

Il contrasto al Gender gap

TIM contrasta il Gender gap anche al proprio interno, con progetti che agiscono sulla cultura, l’organizzazione e i processi aziendali. Nel 2022 sono stati rinnovati i Cda delle società del Gruppo: le Consigliere sono diventate il 45% dei membri dei consigli (con una crescita di 20 punti in un anno). Ed è stato azzerato il pay gap a livello manageriale e avviato un piano che porterà a far crescere le donne in azienda come ruolo e visibilità.

Cronaca: i più letti