Il sottosegretario Mantovano, in quest'ottica, ha dato "disposizioni all'Avvocatura generale dello Stato" e, come spiega una nota di Palazzo Chigi, "la decisione è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti, che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi"
La Presidenza del Consiglio unitamente al Ministero dell'Interno si costituiranno parte civile nel processo penale relativo al naufragio avvenuto il 26 marzo scorso davanti alla costa di Cutro, in Calabria.
"L'estrema gravità dei fatti"
In quest'ottica il sottosegretario Alfredo Mantovano ha conferito "disposizioni all'Avvocatura generale dello Stato" e, come sottolinea una nota di Palazzo Chigi, "la decisione è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti, che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi". L'udienza per cui è prevista la costituzione delle parti civili, è stato riferito ancora, "è fissata per domani, mercoledì 29 novembre". Come ricorda ancora Palazzo Chigi, "agli imputati" per il naufragio del 26 febbraio, "in concorso tra loro, sono contestati i delitti di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento".