Papa Francesco all'Angelus: "Sono vicino a chi soffre, palestinesi e israeliani"

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Il Santo Padre questa mattina durante l'Angelus: "Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinese e israeliani. Le armi si fermino. Non porteranno mai la pace", poi ha aggiunto: "Non dimentichiamo la martoriata Ucraina"

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Papa Francesco durante l'Angelus di questa mattina ha voluto rivolgere un appello a proposito di quello che sta accadendo in Medio Oriente: "Il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina. Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinese e israeliani. Vi abbraccio in questo momento buio e prego tanto per loro. Le armi si fermino. Non porteranno mai la pace. E il conflitto non si allarghi. Basta! Basta fratelli! Basta!" ha ammonito ancora il Papa. "Accolgo con affetto il pellegrinaggio dei fedeli ucraini e dei monaci Basiliani, vedo le bandiere ucraine, giunti da diversi Paesi per celebrare il quarto centenario del martirio di San Giosafat. Prego con voi per la pace nel vostro martoriato Paese - ha aggiunto Francesco -. Fratelli, sorelle, non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamola".

"Più aiuti umanitari a Gaza"

"A Gaza si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata. Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini. Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo o religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio. Ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza. Preghiamo, lavoriamo senza stancarci perche' il senso di umanita' prevalga sulla durezza dei cuori" ha affermato ancora il Papa.

"Trovare soluzioni pacifiche per il Sudan"

Il Papa ha rivolto un pensiero anche alla difficile situazione del Sudan: "Da diversi mesi il Sudan è in preda ad una guerra civile che non accenna a spegnersi e che sta provocando numerose vittime, milioni di sfollati interni, rifugiati nei Paesi limitrofi e una gravissima situazione umanitaria. Sono vicino alle sofferenze di quelle care popolazioni del Sudan - ha proseguito - e rivolgo un accorato appello ai responsabili locali affinché favoriscano l'accesso degli aiuti umanitari e, con il contributo della comunità internazionale, lavorino alla ricerca di soluzioni pacifiche" ha aggiunto il Pontefice.

"Si curi di più la vita interiore"

"Tante volte si è molto attenti alle apparenze, l'importante è curare bene la propria immagine e fare bella figura davanti agli altri. Ma Gesù dice che la saggezza della vita sta altrove: nel curare quello che non si vede, ma è più importante, curare il cuore", ha detto ancora il Papa all'Angelus di questa mattina, commentando il Vangelo con la parabola delle dieci vergini: "Una storia - ha spiegato- che riguarda il senso della vita di ciascuno. È la custodia della vita interiore, vuol dire sapersi fermare per ascoltare il proprio cuore, per vigilare sui propri pensieri e sentimenti. La saggezza vuol dire saper fare spazio al silenzio, per essere capaci di ascoltare, noi e gli altri. Vuol dire saper rinunciare a un po' di tempo passato davanti allo schermo del telefono per guardare la luce negli occhi degli altri, nel proprio cuore, nello sguardo di Dio su di noi". "Vuol dire - ha detto ancora il Pontefice -, non lasciarsi intrappolare dall'attivismo, ma dedicare tempo al Signore, all'ascolto della sua Parola, all'adorazione. Il Vangelo ci dà il consiglio giusto per non trascurare l'olio della vita interiore, 'l'olio dell'anima': ci dice che è importante prepararlo. La vita interiore non si improvvisa, non è questione di un attimo, di una volta ogni tanto, di una volta per tutte; la vita interiore va preparata dedicando un po' di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante. Allora possiamo chiederci - ha esortato Bergoglio -: io che cosa sto preparando in questo momento della vita? Dentro di me, che cosa sto preparando? Forse sto cercando di mettere da parte qualche risparmio, sto pensando a una casa o a un'automobile nuova, a dei progetti concreti. Sono cose buone, non sono cose brutte, ma sto pensando anche a dedicare del tempo alla cura del cuore, alla preghiera e al servizio degli altri, al Signore che è la meta della vita? Come va insomma l'olio della mia anima, lo alimento e lo conservo bene? Ognuno si chieda questo: come va l'olio della mia anima?".

Pope Francis as he meets Catholic Charismatic Renewal International Service in Nervi Hall at the Vatican, 4 November 2023. ANSA/CLAUDIO PERI

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