Droga e armi, blitz antimafia a Lecce: numerosi arresti e decine di indagati

Cronaca

L'indagine ha consentito di svelare che il presunto vertice dell'organizzazione, nonostante fosse in regime di arresti domiciliari, avrebbe comunque condotto "da casa" azioni come attentati dinamitardi e incendiari ai fini estorsivi nonché attività di traffico di sostanze stupefacenti per mezzo di un'articolata e ben strutturata associazione criminale

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Operazione antimafia dei carabinieri di Lecce coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. 37 le ordinanze di custodia cautelare fra carcere e domiciliari (28 in carcere e 9 agli arresti domiciliari). Gli indagati, a vario titolo, devono rispondere di associazione a delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco e da guerra nonché ordigni ad alto potenziale esplosivo, estorsione, numerosi danneggiamenti a seguito di incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Operazioni da casa

L'indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina ha avuto inizio nel mese di dicembre 2020 e ha consentito di svelare che il presunto vertice dell'organizzazione, nonostante fosse in regime di arresti domiciliari, avrebbe comunque condotto "da casa" azioni come attentati dinamitardi e incendiari ai fini estorsivi nonché attività di traffico di sostanze stupefacenti per mezzo di un'articolata e ben strutturata associazione criminale. Durante le indagini sono stati acquisiti elementi investigativi su 26 episodi incendiari e dinamitardi nei confronti di esercizi commerciali, autovetture, cantieri, aziende agricole ed immobili. Ci sono stati anche danneggiamenti mediante colpi d'arma da fuoco ai danni di abitazioni e l'esplosione di ordigni ad alto potenziale, di fattura artigianale, fatti deflagrare all'esterno di alcune strutture ricettive. Attraverso queste azioni gli indagati si sarebbero imposti sul territorio determinando una condizione di assoggettamento e omertà dei cittadini tanto che, in alcuni casi, non sono state nemmeno presentate denunce.

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