Firenze, apre la stanza segreta di Michelangelo: era rimasta nascosta sotto una botola

Cronaca
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Dopo quasi 50 anni dal suo ritrovamento, dal 15 novembre sarà accessibile: contiene una serie di disegni a carboncino attribuiti al Buonarroti (che qui si nascose nel 1530), a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, all'interno del Museo delle Cappelle Medicee

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A Firenze dopo quasi 50 anni dal suo ritrovamento - era il 1975 - il prossimo 15 novembre sarà accessibile al pubblico la 'Stanza segreta' di Michelangelo, piccolo ambiente contenente una serie di disegni a carboncino attribuiti al Buonarroti (che qui si nascose nel 1530), a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, all'interno del Museo delle Cappelle Medicee. L'apertura avverrà in via sperimentale e le prenotazioni aperte fino al 30 marzo 2024.

La stanza segreta di Michelangelo a Firenze.

L'apertura il 15 novembre

L'imminente apertura al pubblico della 'Stanza segreta', mai stata accessibile al pubblico in maniera regolamentata finora, è resa possibile anche grazie al monitoraggio che verrà condotto nei prossimi mesi, d'intesa con l'Opificio delle Pietre Dure ed entrerà in vigore a partire dal 15 novembre per gruppi contingentati di massimo 4 persone alla volta, in modo da proteggere i disegni e mantenere adeguate condizioni conservative, indispensabili a salvaguardare i preziosi manufatti. Il numero limitato di presenze per fasce orarie è dovuto alla necessità di intervallare il periodo di esposizione alla luce a led a periodi prolungati di buio.  

Sotto una botola per decenni

La stanzetta, 10 metri di lunghezza per 3 di larghezza, alta al culmine della volta 2 metri e 50, era stata usata come deposito di carbonella fino al 1955 e poi inutilizzata, rimasta chiusa e dimenticata per decenni, sotto una botola completamente coperta da armadi, mobili e suppellettili accatastate. È qui, durante dei saggi sulle pareti, che il restauratore si imbatté, sotto due strati di intonaco, in una serie di disegni murali di figura, tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie, in molti casi sovrapposti, che dal Poggetto attribuì per la maggior parte a Michelangelo.

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