Contrabbando, trasporta dalla Svizzera orologi di lusso non dichiarati: denunciato

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Dovrà rispondere di contrabbando aggravato con evasione dei diritti di confine pari a circa 60.000 euro

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Un uomo di 32 anni è stato denunciato dopo essere stato sorpreso al confine con la Svizzera con tre orologi di lusso, nascosti nel portabagagli e non dichiarati a fini doganali, del valore complessivo di circa 260mila euro. 

L'ispezione

I finanzieri del comando provinciale di Varese hanno sottoposto a ispezione l'auto guidata da un cittadino cinese, residente a Milano, presso il valico di Clivio San Pietro. Poco prima i militari della compagnia di Gaggiolo avevano fermato l’uomo, in ingresso in Italia proveniente da Lugano, per un controllo volto a escludere l’introduzione in Italia di merci in contrabbando. L’attenzione della polizia economico-finanziaria si è focalizzata sulle motivazioni non convincenti dell'uomo, fornite per giustificare il viaggio in Svizzera. Scattata l’ispezione doganale del mezzo, i militari hanno trovato tre orologi Patek Philippe, completi di corredo documentale originale, nascosti all’interno del portabagagli dell'auto. 

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La denuncia

L'uomo, che opera a Milano nell'ambito della ristorazione etnica e che ha dichiarato di aver acquistato gli orologi poche ore prima in una nota gioielleria del Canton Ticino, è stato denunciato e dovrà rispondere di contrabbando aggravato con evasione dei diritti di confine pari a circa 60.000 euro. Gli orologi e l'auto, considerata strumentale alla commissione del reato, sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quest'ultima ha convalidato gli atti redatti e incaricato i finanzieri di far periziare presso un concessionario autorizzato ciascun orologio per poterne determinare l’esatto valore. In caso di condanna dell'uomo gli oggetti saranno confiscati. 

I controlli

Finora sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle di Gaggiolo in totale sette orologi di lusso, introdotti in contrabbando, per un valore complessivo pari a 320.000 euro e diritti evasi per 75.000 euro. Di questi, quattro sono stati intercettati presso il valico turistico di Gaggiolo in operazioni congiunte tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Guardia di Finanza. In un altro episodio, doganieri e finanzieri hanno sottoposto a sequestro amministrativo un diamante del valore di 31.000 euro, introdotto, senza dichiarazione alcuna, da un cittadino italiano residente a Torino che lo aveva acquistato a Lugano.

Un fermo immagine tratto da un video della Guardia di Finanza mostra un momento dell'operazione che ha portato i militari della Guardia di finanza a sequestrare in diverse province di Sicilia, Lazio, Lombardia e Veneto beni per 98 milioni nei confronti di due imprenditori ritenuti contigui al clan mafioso Scalisi di Adrano, articolazione locale della 'famiglia' Laudani di Catania. 
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