Caso Shalabayeva, la Cassazione annulla le assoluzioni. Servirà appello-bis

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La quinta sezione penale della Cassazione ha accolto il ricorso della procura generale di Perugia, che si era espressa contro le assoluzioni pronunciate nel 2022 dalla Corte d’appello del capoluogo umbro nei confronti di coloro che erano stati accusati di aver rimpatriato irregolarmente la moglie e la figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov nel 2013. Il nuovo processo d'appello si farà a Firenze

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La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte d'appello di Perugia aveva assolto con formula piena gli imputati accusati di sequestro di persona per le presunte irregolarità legate al rimpatrio di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, espulsa verso il Kazakhstan nel 2013 insieme alla figlia Alua e poi entrambe tornate in Italia. Tra loro gli ex capi della squadra mobile e dell'ufficio immigrazione della questura di Roma, Renato Cortese e Maurizio Improta. È stato quindi disposto un nuovo processo a Firenze. La sentenza era stata impugnata dalla procura generale di Perugia.

La sentenza

La procura generale umbra aveva presentato ricorso contro le assoluzioni, pronunciate in appello "perché il fatto non sussiste", dall'accusa di sequestro di persona, di Cortese, Improta e altri 3 poliziotti. Anche il sostituto pg di Cassazione Luigi Giordano aveva stamane, nella sua requisitoria, sollecitato l'accoglimento del ricorso, cosa che poi la quinta sezione penale della Cassazione ha fatto. Dopo il deposito delle motivazioni, gli atti saranno trasmessi a Firenze per un processo d'appello bis.

Cosa era successo

Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, venne espulsa verso il Kazakistan, nel maggio 2013, insieme alla figlia minorenne. Un evento che aveva avuto un eco importante, in grado di coinvolgere anche l’allora ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Per questo la Procura di Perugia aveva indagato per irregolarità sia Cortese che Improta, che avrebbero irregolarmente rimpatriato la donna insieme alla figlia.

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