Incidente Mestre, l'autopsia sull'autista del pullman sembra escludere un malore

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L'esame non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore del 40enne. Lo scrive il Corriere del Veneto. Si tratta comunque di risultati parziali: serviranno ulteriori accertamenti

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Le prime risposte dell'autopsia eseguita sull'autista del bus precipitato a Mestre la sera del 3 ottobre escluderebbero chiare evidenze di un malore occorso all'uomo mentre era alla guida. L'esame non avrebbe individuato problemi di qualche natura al cuore, scrive il 'Corriere del Veneto'. Si tratta comunque di risultati parziali perché l'esame - del quale la Procura di Venezia ha incaricato i medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell'istituto di Padova - proseguono con ulteriori accertamenti, uno dei quali, importante al fine della relazione finale, è in programma la prossima settimana. L'autista, Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed era originario di Conegliano, nel Trevigiano.

La perizia sul guardrail all'esperto del Ponte Morandi

Intanto l'inchiesta sulla strage costata la vita a 21 persone entra nel vivo. Nel registro della Procura sono finiti i primi tre indagati, l'ad della società proprietaria del pullman, e due funzionari del Comune di Venezia del settore strade. E i pm hanno anche affidato l'incarico per le prime perizie, quelle sulle barriera di sicurezza del cavalcavia, a un super-esperto: l'ispettore del MIt Placido MIgliorino, un tecnico che ha messo a disposizione le sue competenze anche dei magistrati di Genova, per l'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi. "Il mastino" era il soprannome che gli avevano dato alcuni indagati - ascoltati nelle intercettazioni - di Autostrade per l'Italia e Spea, proprio per il rigore e l'accuratezza con cui svolgeva gli accertamenti sulle manutenzioni che avrebbe dovuto fare la concessionaria autostradale. Le sue relazioni tecniche erano state un perno dell'accusa nel process per la tragedia nel capoluogo ligure. Migliorino, oggi Provveditore alle opere pubbliche per Campania, Puglia, Basilicata e Molise, era stato infatti consulente di alcune indagini sul ponte Morandi. Ieri i magistrati veneziani l'hanno incaricato di fare la perizia sul guardrail sfondato dal pullman, prima di cadere. Avrà 120 giorni di tempo per consegnare la sua relazione, che quindi depositerà entro febbraio 2024.

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