Le scorte di stupefacenti sono state rinvenute in un capannone dismesso nella zona industriale di San Ferdinando. Le piante sono state sequestrate per essere distrutte: avviate le indagini per risalire alla provenienza della droga
Tre tonnellate di droga sono state sequestrate dai carabinieri in un capannone apparentemente dismesso nella zona industriale di San Ferdinando dai carabinieri del gruppo di Gioia Tauro, nei pressi del porto.
Il blitz antidroga
I militari hanno rinvenuto oltre 300 sacchi in plastica dal peso di circa 10 chili di cannabis. L'immobile, anch'esso sequestrato, è stato utilizzato per il trattamento delle piante di canapa mediante un sistema di conservazione ed essiccazione effettuato tramite l'utilizzo di luci artificiali, ventilatori di grosse dimensioni e reti in nylon grazie alle quali venivano appese le piante prima della lavorazione. La sostanza sequestrata, pur essendo riconducibile a tipologie di piante per le quali è consentita la coltivazione, è risultata avere un valore di tetraidrocannabinolo (THC) superiore al massimo consentito dalla legge per la commercializzazione legale della cannabis e dunque, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi, è stata confiscata per la successiva distruzione. La sostanza sequestrata, una volta suddivida in circa 600 mila dosi e immessa nel mercato illegale della droga, avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuarne la provenienza. Solo qualche giorno fa, i carabinieri avevano sequestrato migliaia di piante di marijuana in alcuni comuni della piana di Gioia Tauro.