Cucchi, tre carabinieri a rischio processo per falso e depistaggio

Cronaca

Chiuse le indagini nei confronti dei tre militari. Per l'accusa gli indagati avrebbero ‘’ostacolato’’ e ‘’sviato’’ le indagini con diverse dichiarazioni false, anche durante il procedimento. L'udienza preliminare si terrà il 21 dicembre

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Tre carabinieri sono a rischio processo a Roma con l'accusa di aver detto il falso nell’ambito del processo sui depistaggi del caso Cucchi. La Procura di Roma ha chiuso le indagini nei confronti di Maurizio Bertolino, all’epoca dei fatti maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Fortunato Prospero, capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria nel nucleo Radio Mobile di Roma e il suo collega Giuseppe Perri, all’epoca dei fatti maresciallo. Le accuse sono a vario titolo depistaggio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. 

 

Udienza preliminare il 21 dicembre

In particolare secondo il pm Giovanni Musarò, gli indagati avrebbero ‘’ostacolato’’ e ‘’sviato’’ le indagini con diverse dichiarazioni false, anche durante il procedimento. L’udienza preliminare è stata fissata per il 21 dicembre. Parti offese sono il ministero della Giustizia, il padre e la sorella di Cucchi, Ilaria, oltre ad agenti della polizia penitenziaria e al carabiniere Riccardo Casamassima, che con le sue dichiarazioni aveva contribuito alla riapertura dell’inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi.

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