San Francesco, reliquia del saio sarà custodita nella chiesa di Anghiari

Cronaca

Il legame del territorio aretino con il santo di Assisi è davvero profondo: l'alta Valle del Tevere e il Casentino furono luoghi da lui prediletti e proprio a La Verna ricevette le stigmate

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Sarà esposto in via permanente nella chiesa Santa Croce di Anghiari (Arezzo) un frammento della reliquia del saio indossato da San Francesco. Ad annunciarlo oggi, in occasione delle celebrazioni di San Francesco patrono d'Italia, che si sono svolte presso il santuario de La Verna, è stato monsignor Andrea Migliavacca, vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. "Sono molto contento che questa reliquia così preziosa giunga ad Anghiari perché è un'occasione di particolare ricchezza spirituale e di possibile devozione a san Francesco - ha detto il vescovo -. È un grande arricchimento per la comunità e la parrocchia di Anghiari. La nuova collocazione consentirà sia la custodia che la preghiera e l'incontro con la testimonianza di san Francesco".

 

Le parole del sindaco del Comune di Anghiari

"Apprendo con gioia dalle parole del vescovo monsignor Andrea Migliavacca, proprio qui al Santuario de La Verna, luogo unico intriso di misticismo e religione, dove San Francesco ha trascorso alcuni periodi della sua breve esistenza - ha spiegato il presidente della Provincia di Arezzo nonché sindaco del Comune di Anghiari Alessandro Polcri -, che ad Anghiari presso la chiesa Santa Croce sarà custodita la preziosissima reliquia del saio del Santo".

L' esperienza delle stimmate

San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi verso il santuario de La Verna era solito fare una tappa al Castello di Montauto di Anghiari, ospite del Conte Alberto di Guglielmino. Tra i due nacque una profonda amicizia, che ne costituì una delle vicende più importanti della famiglia del Conte di Montauto. Il 30 settembre del 1224 Francesco d'Assisi, dopo aver vissuto l'esperienza delle stimmate ripartì dal monte della Verna, ed in serata giunse a Montauto. Durante la notte, secondo la tradizione, le donne del castello tesserono una veste con una nuova stoffa presa a Sansepolcro e la donarono al santo e ricevettero in cambio il saio vecchio, preziosa testimonianza delle stimmate.

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