Il 45enne di origini marocchine accusato del femminicidio di Rossella Nappini, l'infermiera 52enne uccisa a coltellate lunedì nell'androne del palazzo in cui viveva a Roma, rimarrà in carcere. Sabato 9 si terranno i funerali della donna
Resterà in carcere Adil Harrati, il 45enne accusato di aver ucciso lo scorso lunedì Rossella Nappini, infermiera di 52 anni uccisa a coltellate nell'androne del palazzo dove viveva con i figli e l'anziana madre. Il gip ha deciso per l'uomo, che in passato aveva avuto una breve relazione con Nappini, la convalida del fermo e l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Come comunicato dalla sorella Monica attraverso un post su Facebook, i funerali di Rossella Nappini si terranno sabato 9 settembre alle ore 11.30 nella cappella del San Filippo Neri.
Harrati si è avvalso della facoltà di non rispondere
Intanto questa mattina il presunto omicida si è avvalso della facoltà di non rispondere quando interrogato dal giudice per le indagini preliminari. Nell'ambito dell'udienza per la convalida infatti, avvenuta all'interno del carcere di Regina Coeli, l'uomo è rimasto in silenzio. Nei confronti dell'indagato la Procura capitolina contesta l'aggravante della premeditazione.
L'omicidio
Nella giornata di lunedì i primi a dare l'allarme erano stati i vicini e alcuni ragazzi quando hanno visto il corpo di Rossella Nappini riverso in terra nell'androne con diverse ferite all'addome, procurate da un'arma da taglio. Ma in tanti sostengono di aver sentito anche delle urla nei minuti precedenti. La donna è stata uccisa a coltellate all'entrata del palazzo dove viveva. Da subito le indagini degli investigatori si erano concentrate su una persona che conosceva la vittima. Alcuni testimoni avevano fatto riferimento a continue liti avute dalla donna con un ex compagno di origine marocchina.