"Non sono rimasti fermi solo nella zona dove la loro madre è stata uccisa. Questo è un dato molto importante, dimostra che sono indipendenti, non sono sbandati”, ha spiegato Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). Secondo quanto emerge dal bollettino odierno, i cuccioli si sono separati
A quattro giorni dall’uccisione dell’orsa Amarena, i suoi cuccioli - di otto mesi - continuano a non farsi catturare. “Ormai abbiamo capito che si muovono da quest’area al Parco e viceversa. A dimostrazione che il corridoio lo conoscono molto bene: non sono rimasti fermi solo nella zona dove la loro madre è stata uccisa. Questo è un dato molto importante, dimostra che sono indipendenti, non sono sbandati”, ha spiegato Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). E ancora: “Di certo non si nutrivano del solo latte materno: non ce l’avrebbero fatta tutti questi giorni senza mangiare e in questo periodo le montagne sono ricche di frutti. E poi nella precedente cucciolata Amarena aveva avuto quattro figli ed è inimmaginabile che possa averli allattati tutti e quattro per 18 mesi”. Stando a quanto riportato dal bollettino odierno, i cuccioli sono vivo ma si sono separati. "Dopo quattro giorni di ricerche ininterrotte abbiamo la consapevolezza che i cuccioli dovrebbero essere entrambi ancora vivi e che si sono separati - scrive il Parco - Possiamo confermare che i due cuccioli sono molto mobili e attivi sul territorio. (AVVISO DI GARANZIA PER INDAGATO)
I tentativi di cattura
A complicare le operazioni di cattura sono sia la presenza dei tanti curiosi sia le tecniche utilizzate: “L’ultimo avvistamento è stato fatto da persone che invece di avvertire le autorità hanno cercato di avvicinarli facendoli nuovamente scappare. Sembra che non si impari dagli errori, neanche da questa tragedia: lo diciamo sempre di non seguirli, di lasciarli stare, ma poi la curiosità umana rovina tutto. I protocolli standard per la cattura degli orsi prevedono tre tecniche: il laccio di Aldrich che cattura la zampa dell’animale, la trappola tubo e la narcotizzazione. Ma data la giovane età dei tre esemplari, nessuna delle tre opzioni può essere utilizzata. Quindi si è deciso di utilizzare delle trappole con dentro i polli con batuffoli sporchi del sangue della loro madre, gli stessi che si trovavano nella casa dell’uomo che ha sparato ad Amarena. Ma per ora le hanno sempre eluse. L’alternativa è quella delle reti, ma questo richiede di essere molto vicini a loro quando li si vuole prendere”. Infine: "In base ai nostri protocolli, approvati dal Ministero dell’Ambiente con il parere dell’Ispra, se sono in buone condizioni di salute, pensiamo di traslocarli in una zona più interna al Parco, ovviamente una di quelle che loro hanno frequentato con la mamma e sicuramente più lontani da pericoli come il traffico di veicoli o incontri sbagliati. Se invece mostrano carenze fisiche, i cuccioli potrebbero andare incontro a un periodo di tenuta in un recinto completamente isolato per farli crescere e fargli mettere su peso per poi comunque liberarli prima dell’inverno. Ma questo lo decideranno gli esperti”.