Piantedosi: "I fatti di Caivano e Palermo anche questione culturale"

Cronaca

"Fatti che riguardano i temi della sicurezza e della prevenzione ma anche temi di carattere culturale" dice il ministro dell'Interno a proposito degli ultimi casi si violenza sessuale. Sul tema interviene anche il Monsignor Angelo Spinillo, vescovo della diocesi di Aversa nel cui territorio rientra Caivano: "Proporrò a Papa Francesco di venire al Parco Verde. Sarebbe un segnale forte di attenzione, di vicinanza"

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Il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi,  ai margini di una iniziativa per la donazione del sangue è intervenuto sulla vicenda della violenza subita dalle due cuginette di 10 e 12 anni all'interno del Parco Verde di Caivano, e dello stupro di Palermo.  "Le violenze sessuali di gruppo avvenute a Caivano e a Palermo sono fatti che riguardano sicuramente i temi della sicurezza e della prevenzione - ha detto - ma anche temi di carattere culturale". "Temi - ha aggiunto - che coinvolgono, e devono coinvolgere sempre più, l'educazione dei ragazzi e il mondo della scuola".

 

Vescovo Aversa: "Proporrò al Papa visita al Parco Verde"

In un'intervista comparsa su Il Mattino il vescovo di Aversa Monsignor Angelo Spinillo, nella cui diocesi rientra anche Caivano, ha parlato della possibile visita del Santo Padre nella zona dove è avvenuta la violenza: "Proporrò a Papa Francesco, in una eventuale nuova visita in Campania, di venire al Parco Verde. Sarebbe un segnale forte di attenzione, di vicinanza. Penso al capannone dove si è consumato l'orrore sulle cuginette - continua Spinillo - Conosco il posto. Un monumento all'abbandono. E' di fronte a questo degrado che ci si sente più soli, come persone e come comunità". Parlando delle tante strutture realizzate e poi travolte dall'incuria, il vescovo non ha dubbi: "Lo Stato non può lasciare che le opportunità restino inutilizzate, sprecate. E' una vergogna". Fa eco alle parole del religioso

Il legale di una delle vittime: "Tutelare le minori e le loro famiglie"

Intanto al momento le due giovani sono state allontanate dai luoghi degli abusi, con il tribunale dei minori di Napoli che ha predisposto per loro un percorso di sostegno con psicologi e curatori. "Tutti i giovani e non di meno gli adulti che vivono in quel contesto degradato - commenta l'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia della 12enne - dovrebbero essere sottoposti a un analogo percorso psicologico e socio-relazionale per aver riferimenti positivi e cognizione di altri valori e abitudini di vita che per molto tempo anche le istituzioni non hanno saputo seminare e sviluppare in danno di tutti". "Da anni è evidente un pericoloso caos e sotto gli occhi un po’ di tutti pare continuare indisturbata ogni tipo di prostituzione, purtroppo anche con sfruttamento di minori che per assurdo pensano sia normalità". "Nel corso delle nostre indagini difensive - prosegue - ritengo opportuno organizzare una squadra di psicologi e consulenti esperti in sociologia e tutela dei minori che avrà come compito spiegare a questi bambini cosa sta succedendo intorno a loro. Nessuno più deve girarsi dall’altra parte o pensare che quanto accade possa esser solo un numero e un fascicolo".

 

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