Il fatto risale al 28 luglio scorso, quando Padovani, accusato di aver ucciso l'ex fidanzata 56enne Alessandra Matteuzzi il 23 agosto di un anno fa Bologna, ha tentato nuovamente di togliersi la vita in carcere
Il 28 luglio scorso, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, Giovanni Padovani, accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi avvenuto il 23 agosto 2022 a Bologna, ha tentato di togliersi nuovamente la vita, dopo il tentativo dello scorso maggio dove aveva bevuto del detersivo, all'interno della stanza dove è rinchiuso all'interno dell'istituto detentivo psichiatrico di Reggio Emilia. Il 27enne è stato trovato a terra nella sua stanza e successivamente soccorso, dopo essersi inflitto tagli agli avambracci e al collo con un coccio appuntito.
Le condizioni di Padovani
Il gesto, secondo quanto poi lo stesso Padovani ha riferito ai medici, sarebbe stato compiuto sulla base di: "Voci insultanti e imperative, arrivate troppo velocemente e dall'intensità troppo elevata". Secondo i referti dei sanitari, l'uomo ha perso più di un litro di sangue e sono stati necessari oltre cinquanta punti di sutura. Padovani al momento è trattato con sedativi anche a causa di allucinazioni uditive e visive che lamenta di giorno e di notte, durante crisi in cui invocherebbe anche il nome di Alessandra. L'ex calciatore è accusato di omicidio aggravato da premeditazione, stalking, futili motivi e legame affettivo con la vittima. Il processo riprenderà il 2 ottobre davanti alla Corte d'Assise di Bologna, quando potrebbe testimoniare sua madre. Intanto i periti nominati dai giudici stanno lavorando alla perizia psichiatrica dell'imputato chiesta dalla difesa (gli esiti sono attesi per novembre), ma una prima perizia lo aveva già dichiarato capace di partecipare al processo.
Il ricordo della vittima
A un anno esatto dall'omicidio, era il 23 agosto del 2022 quando Matteuzzi fu colpita a martellate in via dell'Arcoveggio, questa sera alle 20.45 in piazza XX Settembre a Bologna si terrà una fiaccolata fino a piazza Nettuno, in sua memoria.
