Stupro Palermo, sui social spuntano profili fake arrestati e video. Famiglia: "Denunciamo"

Cronaca

In queste ore si stanno moltiplicando sul web gli account con i nomi dei giovani arrestati, in cui compaiono post e video falsi. Su un profilo Tik Tok che porta il nome di Cristian Maronia sono stati pubblicati sei video in cui il ragazzo - in custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata - si difende. Secondo alcuni sono vecchi e manipolati. I suoi familiari annunciano: “Denunciamo i responsabili”

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Continuano le indagini sullo stupro di gruppo avvenuto al Foro Italico a Palermo. Oggi davanti al gip Marco Gaeta si sono svolti gli interrogatori di tre dei sette giovani arrestati: Christian Maronia, Samuele La Grassa ed Elio Arnao. Intanto, in queste ore si stanno moltiplicando sui social gli account con i nomi dei giovani arrestati, in cui compaiono post e video fake. Su un profilo Tik Tok che porta il nome di Cristian Maronia sono stati pubblicati sei video in cui il ragazzo - in custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata - si difende. “Quei video sono assolutamente un fake. La famiglia presenterà denuncia e si dissocia”, riferisce il legale di Maronia.

I video sul profilo col nome di Cristian Maronia

“Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata, ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici”. E ancora: “Non ero in me quando è successo”. Sono queste alcune delle frasi pubblicate nei video comparsi sul profilo col nome di Cristian Maronia. Il tutto seguito da emoticon e faccine sorridenti. Il profilo è stato aperto a nome del ragazzo nei giorni scorsi e non è quello da cui postava prima dello stupro di gruppo. I filmati sono ripresi in casa, dal barbiere o in discoteca. In uno, pubblicato con l'hashtag #freechristian, chi gestisce il profilo e condivide i video scrive: "Con che coraggio la gente insulta gli innocenti". Alcuni, comunque, mettono in dubbio l'autenticità dei video: sarebbero vecchi filmati del giovane che sono stati manipolati e ripostati. E ora il legale li ha definiti fake.

Sopralluogo dei carabinieri nel parco di via Ovidio, all'angolo con via Roma, dove nella notte c'è stata una sparatoria in strada, Cologno Monzese, 7 agosto 2023. ANSA/ SERGIO PONTORIERO

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I profili fake

Sui social, soprattutto su Instagram e Tik Tok, stanno spuntando diversi profili falsi aperti con i nomi dei ragazzi accusati. Alcuni di questi profili, come racconta La Stampa, riprendono video vecchi degli account veri e li ripostano con frasi riferite all’episodio di violenza. Secondo Il Messaggero, alcuni dei video sarebbero anche stati modificati con l'intelligenza artificiale. Tra i profili fake, è molto attivo quello intestato all’unico indagato che era minorenne al momento dello stupro e che ora è maggiorenne (e che ha confessato di aver partecipato alla violenza): come riporta La Repubblica, sono stati ripubblicati vecchi video del ragazzo con frasi come "La galera è di passaggio, si ritorna più forti di prima" o "C'è qualche ragazza che stasera vuole uscire con noi?".

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