Trovato un cadavere sul Cervino: è di Giordano Donà, escursionista scomparso 4 anni fa

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Il corpo è riemerso dai ghiacci ed è stato recuperato dalle autorità svizzere. Da una serie di indizi si è risaliti all'dentità di un alpinista biellese di Occhieppo Inferiore di cui si erano perse le tracce il 28 marzo del 2019, dopo un'ascensione che aveva il Monte Breithorn come obiettivo, a oltre 4mila metri tra Italia e Svizzera

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Nella giornata del 7 agosto, le autorità svizzere hanno recuperato il corpo di uno sciatore alpinista dalle gelide acque nell'area del Piccolo Cervino. Gli indizi rilevati dalla salma avevano subito suggerito che i resti fossero di Giordano Donà, un alpinista di Occhieppo Inferiore, Biella, scomparso il 28 marzo 2019. L'identificazione ufficiale è potuta avvenire al termine degli accertamenti svolti dalle autorità elvetiche dopo il recupero del cadavere - avvenuto il giorno seguente - da parte della polizia cantonale del Vallese.  Donà aveva intrapreso un'ascesa al Monte Breithorn, un picco che si estende tra Italia e Svizzera, superando i 4.000 metri. Partito da Cervinia, aveva raggiunto Plain Maison e si era poi diretto verso le Cime Bianche. Da quella scalata, però, non era mai più tornato.

Contattati i famigliari per il riconoscimento del corpo

L'apinista biellese aveva 63 anni all'epoca. A dispetto dell'età era uno sportivo conosciutissimo tra i runner e gli appassionati di discipline da montagna anche per la sua simpatia. Il giorno della sua scomparsa era arrivato la mattina a Cervinia per svolgere un'escursione. Dopo aver parcheggiato l'auto, alle 8.30 aveva fatto il biglietto per gli impianti di risalita e alle 9.20 si trovava sul ghiacciaio di Plateau Rosà. Alle 8.30 il suo telefono aveva agganciato il segnale a Cervinia e poi soltanto celle in territorio svizzero. L'apparecchio non era più raggiungibile da poco prima delle 21, quando i familiari avevano tentato di chiamarlo. L'ultimo avvistamento era avvenuto in mattinata proprio sul ghiacciaio del Plauteau Rosà, dove a una guida alpina Donà - sci ai piedi con le pelli di foca - aveva detto di essere diretto sul Breithorn. Le ricerche all'epoca avevano visti coinvolti, via terra e in elicottero, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, il Soccorso alpino valdostano, il Corpo valdostano dei vigili del fuoco e i soccorritori svizzeri, anche con l'impiego di un drone. Non era stata trovata alcuna traccia. 

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