Amante degli animali, caschetto biondo, sempre vestita alla moda, “teneva alla forma fisica e per questo andava a camminare” racconta un vicino di casa. 61 anni, single, senza figli, si prendeva cura dell’anziana madre in un appartamento del condominio Europa, nei pressi del parco in cui è stata aggredita
Persona professionale, riservata, onesta, retta e affidabile. La descrive così il direttore della filiale del Banco Rurale di Rovereto dove la donna ha lavorato per anni. 61 anni, amante degli animali, caschetto biondo, sempre vestita alla moda, Iris Setti è stata uccisa di botte durante una passeggiata serale al parco Nikolajevka. “Teneva alla forma fisica, per questo andava a camminare” racconta ancora un vicino di casa al Corriere della Sera. “Era una donna eccezionale, una di quelle che non amano dare confidenza agli sconosciuti ma che, una volta diventati amici, ti apriva il cuore e si metteva completamente a disposizione”.
In pensione anticipata per accudire la madre
Fisico atletico e aria giovanile, Iris aveva deciso due anni fa di andare in pensione in anticipo. Single, senza figli, si prendeva cura dell’anziana madre in un appartamento del condominio Europa, sul Lungo Leno, nei pressi del parco in cui è stata aggredita. “Era una persona che amava la solitudine” racconta ancora il suo vicino. “Stava bene da sola. Lo diceva sempre. Faceva tre giri del parco. Non uno di più, non uno di meno”. “Con sé aveva sempre un marsupio, il portaocchiali, il cellulare e un anello al dito che il suo aggressore le ha portato via (ma che i carabinieri hanno ritrovato in ospedale e restituito alla famiglia). Ma era schiva. Riservata. Per la madre però spesso lasciava la sua casa e si trasferiva qui. Per quello la conoscevamo”.