Turista morta ad Amalfi, la Procura indaga per omicidio colposo e naufragio

Cronaca
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Giovedì 3 agosto un gozzo di nove metri ha impattato lo scafo del veliero Tortuga, provocando la morte dell'americana Adrienne Vaughan. Lo skipper 30enne al timone dell'imbarcazione è risultato positivo agli esami tossicologici che hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina nel sangue

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La procura di Salerno lavora su due ipotesi di reato - omicidio colposo e naufragio colposo - nelle indagini dell'incidente in mare costato la vita, in costiera amalfitana, all'editrice americana Adrienne Vaughan. Lo skipper di Massa Lubrense al timone del gozzo di nove metri che il 3 agosto ha impattato lo scafo del veliero Tortuga è risultato positivo agli esami tossicologici che hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina nel sangue. Il procuratore Giuseppe Borrelli, in conferenza stampa, ha detto che finora sono state ascoltate oltre 70 persone, tra cui il marito della vittima ricoverato in ospedale che verrà nuovamente sentito appena le sue condizioni di salute miglioreranno.

Le indagini sulla morte della turista ad Amalfi

Lo skipper è dipendente di una società di noleggio barche di Nerano e si trova ancora all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per le ferite riportate in seguito allo scontro. In realtà, negli esami tossicologici, le quantità di alcool e cocaina rilevate non erano eccessive e questo ha richiesto la ripetizione dei test per comprendere quanto tempo prima dell'incidente avesse assunto le sostanze. "Lo skipper del motoscafo è stato sottoposto a test alcolemico e tossicologico. Non entro nei risultati ma voglio dire che gli esiti sono al vaglio di un consulente della Procura perché bisognerà verificare l'incidenza dei risultati sul soggetto indagato e, quindi, la loro efficacia causale sul sinistro", ha detto il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina nella sede della Capitaneria di Porto di Salerno per fare il punto sull'incidente avvenuto giovedì nello specchio d'acqua antistante il Fiordo di Furore. Serviranno, quindi, ulteriori accertamenti per capire, eventualmente, a quanto tempo prima possa risalire l'eventuale consumo di sostanze stupefacenti. Il procuratore Borrelli, inoltre, ha spiegato che si sta valutando anche la possibilità di effettuare accertamenti sul cellulare dell'indagato che è stato ascoltato la notte successiva all'incidente e ha reso "delle dichiarazioni che sono oggetto di verifica". La Procura ha, inoltre, ascoltato le "70 persone che erano a bordo del Tortuga che hanno fornito la loro versione".

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Verifiche tecniche sulla rotta dei natanti 

 "Sono in corso delle verifiche per accertare la possibilità di ricostruire rotta e velocità dei due natanti, anche attraverso l'eventuale funzionamento di apparati tecnici presenti sulle due imbarcazioni", ha spiegato Borrelli. "Per avere ulteriori informazioni bisognerà attendere l'esito degli accertamenti tecnici e scientifici. La motonave Tortuga ha un apparato Ice che consente il tracciamento di rotta e velocità. Ora occorre verificare se questo apparato fosse presente anche sul motoscafo. Noi - ha chiarito il procuratore - al momento riteniamo di aver ricostruito le traiettorie seguite dalle due imbarcazioni". Borrelli, inoltre, ha spiegato che "la vittima al momento dell'impatto stava prendendo il sole a prua ed è stata sbalzata in acqua, in mare è finita anche la figlia".

Figli della coppia affidati ai proprietari dell'hotel

I due figli di Adrienne Vaughan, temporaneamente anche senza il padre, Mike White, ricoverato in ospedale a Salerno per le ferite riportate, hanno rischiato di essere affidati ai servizi sociali. Si tratta di una bambina di 12 anni e un bimbo di 8 che, con i genitori, erano sulla barca e sono rimasti illesi. L'intervento del consolato americano a Napoli avrebbe comunque garantito la tutela dei due minori e l'assistenza psicologica necessaria. Il padre, operato a una spalla e alla mandibola, dall'ospedale però ha preferito affidarli temporaneamente ai proprietari della struttura presso la quale la famiglia stava trascorrendo le vacanze, Villa Giulia, a Sant'Agata sui Due Golfi, in attesa dell'arrivo del nonno in mattinata. Borrelli ha infatti confermato che "i bambini sono in albergo perché è arrivato in Italia il nonno. Era stata offerta anche ospitalità in una casa famiglia ma sono state concordate con il padre le modalità di custodia dei due bambini". Non è ancora chiaro, inoltre, se la Procura deciderà di ascoltare anche i due minorenni

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