Figlio La Russa denunciato per violenza sessuale, presto la ragazza sarà sentita dai pm

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La 22enne che accusa Leonardo Apache La Russa potrebbe essere sentita già domani, lunedì 10 luglio. La sua versione dell'episodio, così come le testimonianze di chi ha incontrato i due quella sera e l'analisi dei cellulari, potranno chiarire la precisa dinamica di ciò che è accaduto. Intanto proseguono gli accertamenti

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Nei prossimi giorni - probabilmente già domani, lunedì 10 luglio - sarà sentita dai pm milanesi la ragazza di 22 anni che accusa di violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. La sua versione dell'episodio, così come le testimonianze di chi ha incontrato i due quella sera e l'analisi dei cellulari, potranno chiarire la precisa dinamica di ciò che è accaduto. I fatti, secondo la denuncia presentata dalla giovane lunedì scorso, sarebbero avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023 (LE REAZIONI POLITICHE).

 

Gli accertamenti

Gli agenti della Squadra Mobile di Milano, intanto, proseguono con gli accertamenti. E proseguono anche le ricerche dell'altro ragazzo, un amico di Leonardo che, secondo la giovane, avrebbe preso parte alla violenza consumata ai suoi danni in casa La Russa. Non è stato ancora identificato, ma si tratterebbe di uno dei dj che quella sera hanno suonato all'Apophis Club di via Merlo, dove Leonardo e la 22enne, sua ex compagna di liceo, si sarebbero incontrati per caso.

La ricostruzione della ragazza

Da quanto emerso finora, la ragazza sostiene che di quella notte non ha ricordi successivi alla consumazione di due drink dentro alla discoteca. Al suo risveglio la mattina seguente, si sarebbe trovata "nuda" e "confusa" nel letto di Leonardo e sarebbe stato lui stesso a comunicarle che avevano avuto rapporti sessuali a sua "insaputa", ai quali aveva preso parte anche il dj, andato poi a dormire in un'altra stanza. Dalle analisi effettuate alla clinica Mangiagalli di Milano, dove la giovane è stata visitata il 19 maggio, è risultata positiva alla cocaina (che lei stessa aveva consumato prima della serata in discoteca), ai cannabinoidi e alle benzodiazepine. La presenza nel suo corpo di quest'ultima sostanza, tuttavia, potrebbe essere legata a un ansiolitico che la 22enne ha dichiarato di assumere.

 

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La Russa: "Ho interrogato mio figlio su tutto"

Ignazio La Russa, raggiunto al telefono da Il Corriere della Sera, ha detto: "Sto solo cercando di fare il padre e mi sono incazzato con mio figlio perché ha portato a casa una ragazza che nemmeno conosceva bene. L’ho interrogato su tutto quello che è successo, d’ora in poi parlerà soltanto il nostro avvocato". Intanto Stefano Benvenuto, legale della ragazza, sempre a Il Corriere della Sera ha spiegato che con la conferma che il 19 maggio si affacciò alla porta e vide il figlio in camera da letto con la ragazza, il presidente del Senato "mi ha dato un grande assist, in quanto riconosce e conferma che la ragazza era in casa sua. Questo semplifica tutto, perché ora il presidente del Senato è testimone primario di questo processo. Non solo ha dichiarato che la ragazza era in casa sua, ma anche che era nel letto con suo figlio dove è finita non si sa come, visto che non si frequentavano assiduamente. Sta venendo a galla la verità". 

Il padre della ragazza: "Mia figlia segnata a vita"

"Da quella notte mia figlia è devastata", ha invece detto a Repubblica il padre della 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, auspicando che nelle indagini non influisca il peso politico della seconda carica dello Stato. "Spero che chi deve indagare e giudicare - ha aggiunto - sappia valutare oggettivamente i fatti, indipendentemente dalla potenza politica del padre". "Se  verrà dimostrato quello che racconta mia figlia, e io credo a mia figlia - ha affermato ancora -, lei resterà segnata per tutta la vita". "Non ho dubbi su quello che racconta - ha concluso - da quella notte, mia figlia è devastata".

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Il legale della 22enne: "Non lasciamo nulla al caso"

"Per noi l'attenzione è massima perché ho fatto in prima persona una promessa alla famiglia coinvolta: non si lascerà nulla al caso", è uanto ha dichiarato Stefano Benvenuto, avvocato della ragazza di 22 anni. Proseguono, intanto, anche da parte del legale, le ricerche di ulteriori testimoni ed eventuali altre persone coinvolte, come il dj che, secondo la denuncia, avrebbe partecipato agli abusi. Tre amiche della presunta vittima, oltre allo stesso Ignazio La Russa che ha dichiarato di aver visto la 22enne la mattina del 19 maggio nel letto del figlio, sono al momento i testimoni primari dell'avvocato che assiste la ragazza.

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