Politica
I 17 mesi di Draghi al governo: dal coprifuoco all'Ucraina
La guerra, i vaccini, la ripresa economica: sono numerosi i dossier che l’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce ha affrontato dall’entrata in carica a inizio 2021. Si aggiungono i cambiamenti e le sfide politiche portate avanti dai partiti e dal Parlamento che hanno condotto alla nascita di Ita, alla raccolta elettronica delle firme per i referendum e lo stop alle grandi navi nei canali di Venezia. Ecco le tappe principali dell'esecutivo Draghi, dai momenti più difficili fino alle dimissioni del premier
Il coprifuoco, le autocertificazioni e le vaccinazioni a rilento: era iniziato così il governo Draghi, nato a febbraio 2021 con le restrizioni più dure dell’epoca Covid ancora in vigore. Ecco le tappe più importanti affrontate dall'esecutivo, dagli inizi fino alle dimissioni del presidente del Consiglio
Il governo Draghi, nato il 13 febbraio 2021, ha avuto una maggioranza più larga rispetto alla precedente, da Leu fino alla Lega con la sola esclusione di Fratelli d’Italia, rimasta all’opposizione. Uno schema rivisto anche con la rielezione di Mattarella a febbraio e che è rimasto più o meno saldo fino alla rottura del M5S sul dl Aiuti
A tenere insieme una maggioranza così composita c’è Mario Draghi, una carriera nel mondo della finanza: prima di questo incarico politico ha lavorato come direttore generale del Tesoro, Governatore della Banca d'Italia e anche come presidente della Bce, posizione dalla quale salvò l’euro, imponendo il Quantitative easing. Di lui i Paesi europei si fidano: una condizione non da poco se consideriamo che dei 191 miliardi del Pnrr 69 sono a fondo perduto