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Sciarra a Sky TG24: "Grande fiducia nelle generazioni future"

Cronaca

La redazione è uscita dai propri studi televisivi per una giornata di incontri dedicati a politica, economia e attualità. Ecco l'intervento della presidente della Corte Costituzionale

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La presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra ha partecipato all'evento di Sky TG24 organizzato a Palazzo Reale, nel centro di Milano, per approfondire e riflettere sui grandi temi di oggi (IL PROGRAMMA - LA PLAYLIST). Sciarra ha anche approfitato dell'occasione per rivolgere un pensiero al Papa, appena dimesso dal Gemelli: "Le parole del Santo Padre ricorrono nel linguaggio delle Corti Costituzionali, come la parola solidarietà. È attento alla persona, quindi al ruolo che la persona svolge nella società. Le Corti si occupano della tutela della persona, la Costituzione è attraversata da questo principio personalistico: mettere la persona al centro, sia per le tutele, sia per quello che può fare, tornando all’ambiente, è la persona che corregge quello che non va nell’ambiente”.

"Corte lavora nel rispetto delle scelte individuali e del bene collettivo"

"La Corte ha lavorato su due filoni per quanto riguarda l'obbligo vaccinale - ha dichiarato Silvana Sciarra -, il rispetto delle scelte individuali e la tutela della salute come bene collettivo. Parliamo di solidarietà, una solidarietà collettiva insieme ad un diritto collettivo di tutelarla. La Corte si è basata sui dati scientifici emersi, e penso che continuerà a farlo, questo è un punto di riferimento per le Corti in tutto il mondo”. È la scienza che guida in questi casi? “Evidente che non siamo mai acritici, ma recepiamo dati che non siamo in grado di elaborare noi come Corti. La salute è anche al centro delle decisioni che riguardano l’ambiente, le future generazioni chiedono che venga tutelata la loro salute, quindi che si evitino disastri ambientali”. Fiducia nel futuro? “Le nuove generazioni hanno interesse, curiosità e acume, la mia fiducia è piena e ben fondata”.

"Garantire i diritti dei figli di coppie omogenitoriali"

Il parlamento europeo ha condannato la scelta del governo Meloni di impedire l'iscrizione all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali: “In corso in Europa c'è un dibattito interessante sulla proposta di regolamento che vuole il parlamento - ha detto ancora Sciarra -, ricordiamo che la base giuridica per cui l’Unione Europea può intervenire, non essendo il diritto di famiglia di sua competenza, è la libera circolazione, cioè la natura transfrontaliera sui diritti da garantire. I nati dalle coppie dello stesso sesso sono a tutti gli effetti cittadini europei e circolano in Europa. Le corti Costituzionali si preoccupano di garantire diritti dei nati, quindi di quanti sono comparabili ai figli, in ogni caso lo fanno nel rispetto del legislatore, sollecitando il legislatore a intervenire”.

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"Algoritmo non sempre attento alle esigenze dei lavoratori"

Poi la presidente della Corte Costituzionale ha toccato il tema del lavoro: “Il diritto del lavoro ha grande capacità di adattarsi ai tempi, quindi anche alle tecnologie, o ai mutamenti dati dalla pandemia. Altro discorso è il lavoro tramite piattaforme digitali che è una novità. In tutti e due i casi le tutele dei lavoratori si modulano sulle nuove realtà, organizzative o di emergenza. L’Europa si muove su proposte di armonizzazione, quindi coincidente tra i vari stati membri dell’Unione. Il problema è che il lavoratore non risponde più a un datore di lavoro, ma a un algoritmo, algoritmo non sempre attento alle esigenze dei lavoratori. Questi casi non sono ancora giunti a noi, è una materia molto fluida, però certo il legislatore deve adeguarsi rapidamente su queste nuove esigenze di tutela che emergono. Importante è combattere le discriminazioni che possono perpetrarsi attraverso la piattaforma digitale”.

"Per la Corte fondamentale la liberta di giudizio"

Infine Sciarra, in vista della prossima nomina di sei giudici, alla  domande se la Corte rischia di essere tirata in ballo nell’agone della contesa politica ha risposto così: “La Corte non teme nessuna invasione della sua indipendenza, sono certa che il Parlamento sceglierà in modo corretto, valutando la competenza di quelli che devono venire a svolgere il ruolo di Giudici Costituzionali, un ruolo impegnativo in cui la professionalità e l’indipendenza, la libertà di giudizio, sono fondamentali”.