Il quattro volte premier, fondatore di Fininvest e Mediaset, ex presidente del Milan e ideatore di Forza Italia è morto ieri all'età di 86 anni dopo l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute che lo avevano costretto a un nuovo ricovero al San Raffaele. Ad Arcore la camera ardente. L'omaggio dei leader del mondo e della politica italiana, che si ferma. "Ha segnato la storia della nostra Repubblica": così lo ha salutato Mattarella
Addio Silvio Berlusconi, fiori e striscioni: omaggio senza sosta ad Arcore. FOTO
Nonostante la pioggia, anche oggi tante persone hanno fatto una visita davanti alla villa San Martino, storica residenza dell’ex premier, scomparso ieri all’età di 86 anni. Bigliettini, dediche, sciarpe. Tra i messaggi si legge: “Grazie in eterno”, firmato dai tifosi della Curva del Monza calcio.
Bernini: "Era una persona capace di ascoltare tutti"
"Si parla del Presidente Berlusconi come un grande decisionista. E, in effetti, lo era. Ma era anche una persona capace di ascoltare tutti". Lo ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, allo speciale del Tg1.
"Per lui - ha continuato - il parere di ciascuno aveva un grande peso e un grande significato. Alla fine la sua determinazione si componeva di tutta una serie di elementi che nascevano dalle riflessioni delle persone che lui voleva ascoltare, per ore".
"Per lui - ha continuato - il parere di ciascuno aveva un grande peso e un grande significato. Alla fine la sua determinazione si componeva di tutta una serie di elementi che nascevano dalle riflessioni delle persone che lui voleva ascoltare, per ore".
Occhetto: "E' stato il vero inventore del populismo"
"Berlusconi è stato il vero inventore del populismo. Ha messo insieme ciò che rimaneva della Prima repubblica con un partito nazionalista di destra e un partito separatista e ha creato questa grande unità sulla base del pericolo comunista che non esisteva". Lo ha detto ad Agorà, Rai3, Achille Occhetto. "La sinistra ha sbagliato soprattutto dopo, all'inizio nessuno sapeva cosa era Berlusconi, lui ha fatto entrare nel cuore degli italiani un errore profondo scambiando libertà per arbitrio, quindi contro le regole, contro le tasse - ha continuato Occhetto - è Berlusconi che ha dichiarato che lo Stato metteva le mani nelle tasche dei cittadini e adesso la Meloni l'ha portato avanti parlando di 'pizzo di Stato'".
La stampa tedesca ricorda "il primo populista d'Europa"
"Il primo populista d'Europa", scrive la Welt. "Il primo della sua specie", per la Sueddeutsche Zeitung. Anche i giornali tedeschi hanno aperto le edizioni quotidiane sulla morte di Silvio Berlusconi, che ha una fortissima eco da ieri sulla stampa in Germania. "Ha spesso sedotto gli italiani, che lo hanno quasi sempre perdonato. Berlusconi è stato un precursore per i populisti di tutto il mondo", scrive Sz, che in un articolo nelle pagine interne firmato da Oliver Meiler lo definisce "il massaggiatore delle masse". "In tutti gli anni in cui ha fatto politica, Berlusconi si è occupato innanzitutto di una cosa: se stesso. È stato precursore di tanti populisti, demagoghi, seduttori. In morte di un uomo che ha cambiato il mondo, seppur non in bene", è il sottotitolo del giornale progressista. "Anche Donald Trump ha utilizzato la storia di Berlusconi come modello", si legge nell'articolo, in cui si ricorda che all'ex premier italiano non piacesse questo confronto, lui si riteneva "più complesso". A margine della ricostruzione di tutto il percorso biografico, Sz sentenzia: "Come capo di governo, Silvio Berlusconi ha sempre deluso. Era bravo solo in campagna elettorale, come massaggiatore delle masse. Non c'è alcuna grande riforma di cui si ricordino gli italiani, neanche un'opera edile che valga come simbolo del suo tempo al governo". In un secondo articolo, il giornale bavarese ricorda l'uomo che "ha plasmato la televisione, non solo in Italia". "Compagni di strada e avversari rendono merito a Berlusconi", titola invece Faz, che dedica all'ex premier italiano diversi articoli. "Il seduttore", è il titolo di una lunga ricostruzione biografica del fondatore di Forza Italia".
"Maestro, sognatore, grande": dagli amici del cuore al Milan i necrologi del Cav
Gli amici di sempre come Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, imprenditori, collaboratori di ogni tipo, tutto il mondo Mediaset, aziende, politici, squadre di calcio e istituzioni simbolo di Milano. C'è tutto l'universo di Silvio Berlusconi nel lungo elenco di necrologi pubblicato per la scomparsa dal Cavaliere. Tutti si stringono attorno ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Qualcuno unisce nel cordoglio anche "Marta", la Fascina, compagna di Berlusconi.
Sul 'Corriere della sera' il primo necrologio è quello della prima moglie Carla Elvira Dall'Oglio: "Sei stato un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme". Formale il ricordo di Fedele Confalonieri: "Con i figli Yves e Aline si stringe alla famiglia e piange l’amico fraterno Silvio Berlusconi". Più accorato quello di Adriano Galliani: "Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l'amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre quarantatré anni". Sul 'Messaggero' Cesare Previti con la moglie scrive "con Te se ne va una parte di noi".
Tutta Mediaset ha fatto pubblicare un necrologio. Simbolico quello della 'signora della Tv' Fatma Ruffini: "Piango con dolore la scomparsa di Silvio Berlusconi". Dal mondo televisivo salta poi agli occhi quel "abbracciamo con tanto affetto la grande famiglia Berlusconi nel ricordo di Silvio e della cara vecchia amicizia con Mike", firmato da Daniela con Michele e Nicolò e Leonardo: la moglie e i figli di Mike Bongiorno. Così come quello, formale, di Gabriella Golia, volto simbolo di Mediaset: "Lavorare per lei è stato un onore, una persona di grande valore umano e professionale".
Sul 'Corriere della sera' il primo necrologio è quello della prima moglie Carla Elvira Dall'Oglio: "Sei stato un grande uomo e uno straordinario papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme". Formale il ricordo di Fedele Confalonieri: "Con i figli Yves e Aline si stringe alla famiglia e piange l’amico fraterno Silvio Berlusconi". Più accorato quello di Adriano Galliani: "Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l'amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre quarantatré anni". Sul 'Messaggero' Cesare Previti con la moglie scrive "con Te se ne va una parte di noi".
Tutta Mediaset ha fatto pubblicare un necrologio. Simbolico quello della 'signora della Tv' Fatma Ruffini: "Piango con dolore la scomparsa di Silvio Berlusconi". Dal mondo televisivo salta poi agli occhi quel "abbracciamo con tanto affetto la grande famiglia Berlusconi nel ricordo di Silvio e della cara vecchia amicizia con Mike", firmato da Daniela con Michele e Nicolò e Leonardo: la moglie e i figli di Mike Bongiorno. Così come quello, formale, di Gabriella Golia, volto simbolo di Mediaset: "Lavorare per lei è stato un onore, una persona di grande valore umano e professionale".
"Addio Silvio", la notizia della morte sui giornali di oggi
Quella volta che promise: "Compro casa in Molise"
Silvio Berlusconi e il Molise: un legame che si è fatto forte 20 anni fa dopo il terremoto di San Giuliano Di Puglia e la conseguente ricostruzione dopo la tragedia. L'ex premier scomparso ieri era stato poi anche parlamentare eletto in Molise, per due volte - una da deputato e una da senatore - essendo stato eletto in più circoscrizioni, optò proprio per il seggio molisano. La sua ultima visita in regione risale a 5 anni fa per la campagna elettorale delle Regionali vinte poi dal centrodestra. In quella occasione, fermandosi a Bagnoli del Trigno (Isernia), aveva detto di essere stato conquistato da quei luoghi ("Cose così non si dimenticano") e aveva promesso: "Penso di comprare casa qui". Berlusconi, che aveva parlato dei molisani come "gente affettuosa e simpaticissima", aveva anche dato qualche consiglio: "Dovreste fare una promozione internazionale e dire agli anziani di venire qui, è rilassante". Sulla sua anzianità aveva scherzato: "Non sono riuscito a invecchiare perché ho sempre lavorato, quindi non ho avuto il tempo di invecchiare".
Berlusconi, largo spazio sui media israeliani
Largo spazio alla morte di Silvio Berlusconi sui giornali israeliani. In prima pagina Yediot Ahronot titola: 'Ciao, Berlusconi. Deceduto il controverso leader italiano'. Anche Haaretz in prima ricorda: 'Silvio Berlusconi, il premier che ha cambiato il volto della politica italiana, è morto a 86 anni'. Nelle pagine interne il commento 'Il padrino del populismo'. Sul sito Ynet si legge: 'Il leader della destra populista. Tutti gli altri sono suoi figli'. Sul Jerusalem Post 'Silvio Berlusconi, ex premier dell'Italia e tycoon dei media, è morto a 86 anni" e in un box 'Le gaffe, le battute e le citazioni'. Israel Ha-Yom titola 'L'Italia si separa da Berlusconi: era un uomo fuori dal comune, diceva sempre quello che pensava'. Sullo stesso quotidiano un commento dell'ex ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar secondo cui "Berlusconi era l'essenza dello spirito italiano, nel bene e nel male". 'Dai media alla politica allo sport: addio all'uomo politico più estroverso dell'Italia', titola infine Maariv.
Addio Silvio Berlusconi, il ricordo dei vip sui social, da Simona Ventura a Gianni Morandi
Conduttori e conduttrici, cantanti, volti noti dello spettacolo. Continuano ad arrivare sui social i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’imprenditore e politico. Tanti i ricordi commossi di chi, proprio nei canali dell’ex premier, ha costruito la propria carriera, da Ezio Greggio a Barbara D’Urso.
La scomparsa su tutte le prime pagine in Belgio
Silvio Berlusconi non era immortale, dopo tutto'. E' il titolo, in prima pagina, del principale quotidiano belga, Le Soir. "L'ex capo del governo italiano, il sulfureo miliardario famoso tanto per le sue manovre politiche quanto per i suoi scandali giudiziari e sessuali, è morto all'età di 86 anni", recita il sommario. Il direttore, Christophe Berti, dedica poi al Cavaliere un editoriale, sempre in prima pagina, dal titolo 'Silvio Berlusconi, una storia italiana'. "Il Caimano, il Cavaliere, Sua Emittenza, Papi, Berlusca. Apprezzato, a volte. Detestato, spesso. Adulato da alcuni, deriso da altri, ma commentato da tutti. E sempre. Berlusconi entrerà senza dubbio nella storia dell'Italia moderna, un'Italia di cui è riuscito a plasmarne l'immaginario collettivo", scrive Berti. 'La fine del Cavaliere, Trump anzi tempo', è il commento, sempre in pagina in taglio alto, de La Libre, il quotidiano progressista del Belgio. Che in seguito nota: "Una vita negli affari". "Berlusconi - si legge ancora - ha raggiunto i vertici in ogni campo che ha esplorato. Ma è stato anche un assiduo frequentatore dei tribunali da imputato, un subdolo uomo d'affari e un politico controverso e sulfureo i cui eccessi hanno anticipato Trump". 'Ciao Silvio!' è invece il riquadro, in prima pagina, de La Capitale, tabloid di Bruxelles. All'interno, nelle prime due pagine, il titolo recita: 'Il cantante delle navi da crociera diventato l'uomo più potente d'Italia'. Il direttore Demetrio Scagliola dedica a Berlusconi un editoriale: 'Il piccolo padre dei populisti'. Scelta simile da parte di L'Echo, che in prima saluta Berlusconi con un semplice 'Ciao'.
Berlusconi, per i media russi "se ne va ma resta"
"Berlusconi se ne va e resta": così la testata economica russa Kommersant rende omaggio alla figura del Cavaliere, con un titolo emblematico degli omaggi che vari media di Mosca gli tributano. "L'eccentrica storia italiana - scrive il giornale - decretò che fosse lui a proporre il progetto più importante per lo sviluppo della nuova Italia di fine XX e inizio XXI secolo". Secondo Kommersant, si può dire che Berlusconi sia stato all'origine della tendenza della politica occidentale rappresentata dalla destra carismatica su entrambe le sponde dell'Atlantico, da Donald Trump a Viktor Orban. E per questo, appunto, "Berlusconi se ne va ma resta". Nella maggior parte dei commenti dei media si sottolinea l'impulso dato da Berlusconi ai rapporti di collaborazione tra Italia e Russia e i suoi rapporti di amicizia con il presidente Vladimir Putin. La testata filo-Cremlikno Izvestiya sottolinea che dal 1994, quando Berlusconi è diventato presidente del Consiglio per la prima volta, al 2013, gli scambi commerciali tra Italia e Russia sono passati da 4,4 miliardi di dollari a 53 miliardi. Il giornale riporta anche un episodio particolare menzionato nelle memorie di alti funzionari del Kgb. Secondo queste testimonianze, il Cavaliere avrebbe attirato l'attenzione dello spionaggio sovietico fin da metà anni '70, quando fu avvicinato in un ricevimento da Geovrk Vartanyan, allora responsabile dei servizi segreti di Mosca in Italia, dove era ufficialmente registrato come commerciante di tappeti persiani. La testata economica Vedomosti, sotto il semplice titolo 'E' morto Silvio Berlusconi', si sofferma sui suoi rapporti di amicizia con Putin, ricordando che il leader russo fu ospitato nella villa in Sardegna del Cavaliere e poi che Berlusconi partecipò nel 2018 ai festeggiamenti per il compleanno dello stesso Putin.
Berlusconi, la stampa britannica intinge la penna nel veleno
Ritratti in chiaroscuro, talora decisamente critici, e non senza richiami d'occasione al sarcasmo, a qualche semplificazione sull'Italia, all'immancabile nota di folklore: in primis quello del 'bunga bunga', espressione divenuta a suo tempo popolare pure oltre Manica, e spesso storpiata dalla pronuncia inglese in 'banga banga'. I media britannici, spesso pungenti su Silvio Berlusconi parlandone da vivo, non si smentiscono nemmeno nei necrologi che gli riservano oggi - con un'evidenza raramente concessa a ex leader stranieri defunti dell'Europa continentale - in un'isola la cui classe dirigente pure ha avuto col Cavaliere rapporti in genere assai meno conflittuali rispetto ad altri Paesi europei. E i cui tributi al leader e magnate italiano scomparso non si sono fatti attendere fin da ieri ad alto livello: sia nel messaggio di maniera di Rishi Sunak, primo ministro conservatore 43enne da pochi mesi in carica, che Berlusconi non ha fatto in tempo a conoscere personalmente; sia con quello a tutto tondo del veterano Tony Blair, ex premier laburista che invece fu in parte al governo negli stessi anni, condivise con lui scelte controverse come l'adesione alla guerra americana di George W. Bush in Iraq, e arrivò a frequentare da ospite la villa in Sardegna dell'amico Silvio. Fra le testate più severe, spicca il progressista Guardian, che nel suo obituary di rito (necrologio dedicato a figure note) gli rinfaccia soprattutto scandali e corruzione, imputandogli, al pari di Donald Trump, di aver non solo dominato la scena politica a lungo in forza di "un ego smisurato", ma anche di aver contribuito a "minare le istituzioni consolidate" della democrazia italiana "stampa e magistratura comprese". Non troppo dissimile, sebbene meno improntato ad accenti da requisitoria e più disposto a riconoscere anche gli elementi fuori dall'ordinario della vita e dei carattere di Berlusconi, il ritratto commemorativo affidato alla penna di Tony Barber dal Financial Times, voce liberal della City: che a sua volta rimprovera in qualche modo all'ex presidente del Consiglio d'essere stato una sorta di precursore di Trump e lo tratteggia come "una magnate dei media" di successo il cui nome appare tuttavia destinato "incomprensibilmente a restare legato a una fase di declino economico" dell'Italia e a un'eredità di "standard talora deplorevoli nella vita pubblica".
Ft: "La morte di Berlusconi crea difficoltà al governo"
"La morte di Silvio Berlusconi, che arriva mesi dopo la rivelazione della sua leucemia, solleva interrogativi sulla divisione del potere all'interno della coalizione di destra di Giorgia Meloni e sul futuro del suo partito Forza Italia, data la mancanza di un chiaro successore". È quanto sostiene il Financial Times, in un articolo in prima pagina, il cui titolo mette l'accento sul fatto che la sua scomparsa apre una serie di interrogativi per la coalizione di governo. Il giornale economico evidenzia che il Cavaliere "è stato attivo nella politica italiana anche verso la fine della vita, svolgendo un ruolo di primo piano nella crisi che ha fatto cadere il governo di Mario Draghi lo scorso anno, prima di contribuire alla formazione della coalizione di governo di Giorgia Meloni". Per quanto concerne invece le sorti di Forza Italia, il Financial Times cita l'opinione del politologo Giovanni Orsina secondo cui "il partito non può sopravvivere alla fine di Berlusconi". Il giornale dedica anche metà della quarta pagina al necrologio dell'uomo che ha dominato la vita politica dagli anni '90, intitolandolo 'Il magnate dei media che ha ricoperto il ruolo di premier in Italia è stato funestato dagli scandali'.
Caltagirone: "Rimarrà nei libri di storia"
Francesco Gaetano Caltagirone fa un'eccezione nell'esprimere sentimenti personali sul giornale di cui è editore. "Ricordo Berlusconi quando, ancora esterno alla politica, partecipava ad alcuni incontri di imprenditori romani, accompagnato da amici comuni. Era il mio principale concorrente nella costruzione di interi quartieri: lui operava a Milano, io a Roma", scrive in un editoriale su Il Messaggero. L'imprenditore ricorda un Berlusconi "pieno di fantasia e di carica innovativa". Con l'affermazione nel campo della grande distribuzione e della televisione, ha dimostrato "di essere più bravo degli altri - sostiene Caltagirone -. Una volta si può essere fortunati, se va bene molte volte si è bravi". Ciò che ha sempre ammirato in lui è il coraggio: "Un uomo arrivato, che mette in discussione se stesso e il suo patrimonio per una nuova avventura considerata allora con scarse probabilità di successo. Un coraggio che poi ha continuato ad avere quando, attaccato da molte parti, ha saputo resistere al suo posto senza farsi intimidire". L'imprenditore è convinto che Berlusconi "rimarrà nei libri di storia", mentre "pochi di quelli che lo hanno attaccato - dice - ci rimarranno".
Il presidente del Veneto Luca Zaia ai funerali di Berlusconi
Il Presidente del Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Gonfalone della Regione, interverrà domani, a Milano, ai funerali di Silvio Berlusconi. Nell'occasione, le bandiere delle sedi regionali saranno poste a mezz'asta per il lutto nazionale.
Senato: "L'ultimo intervento del senatore Silvio Berlusconi nell'Aula di Palazzo Madama il 26 ottobre scorso"
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Ronzulli in visita a Villa San Martino
La capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, è arrivata a Villa San Martino ad Arcore dove è stata allestita una camera ardente privato. Intanto, nonostante la forte pioggia, un piccolo gruppo di cronisti e operatori continua a presidiare la storica residenza del Cavaliere.
Omaggio Giunta Coni, un minuto di silenzio al via
Un minuto di raccoglimento in ricordo di Silvio Berlusconi. La 1139/a Giunta Nazionale del CONI, riunita questa mattina al Foro Italico, ha omaggiato così l'ex premier scomparso ieri all'età di 86 anni. Una passione per lo sport, quella di Berlusconi, che l'Esecutivo del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha voluto ricordare in apertura dei lavori.
Da Guadagnino ad Armani, i necrologi per il Cav
Il necrologio più stravagante, quello del regista Luca Guadagnino e dello sceneggiatore Carlo Antonelli, che, da già candidati all'Oscar, offrono una fulminea mini trama a libera interpretazione sul Corriere della Sera. "Abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio per Milano 2, ripensandoti. Le villette color mattone, i ponticelli, la vecchia sede degli uffici tuoi, il lago dei cigni che ogni tanto gettavano per te l'ultimo canto. Poi, ai margini, i bagliori dei ceri dietro le finestre di case regalate. E, dappertutto, nelle strade vuote, l'eco delle tue risate. Quante risate...troppe". Uno dei più struggenti perché viene da chi è stata 'dietro le quinte' del Cavaliere è quello di Mity Simonetto per tantissimi anni la regista dei look di Silvio Berlusconi: "Caro dottore, la tristezza come l'amore è un sentimento che non si può esprimere. Io continuerò a curare la sua immagine per tutta la vita". Gli amici di sempre. Adriano Galliani, col quale ha condotto la sua ultima avventura calcistica col Monza: "Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l'amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace, caro Presidente. Con tanto, tanto amore". Silenzioso, quasi, Fedele Confalonieri che "piange l'amico fraterno" e non aggiunge altro.
Capogruppo Fi Puglia: "Amava il Sud, dedicargli strada in tutte le città della regione"
“Il nostro presidente Berlusconi amava immensamente il Sud ed in particolare la nostra Puglia: per questo, auspico che si promuova l’intitolazione di una via a lui dedicata in tutte le città della Regione, a partire dai capoluoghi di provincia”. Così il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Puglia, Paride Mazzotta. “È un atto dovuto - prosegue - per un protagonista assoluto della storia del nostro Paese, un uomo che nel suo percorso di vita ha disegnato scenari inimmaginabili: è stato grande non solo in politica, ma anche nell’imprenditoria, nello sport, nell’editoria e in tanto altro. Un vero innovatore, che ci lascia in eredità un immenso patrimonio culturale e umano. La sua scomparsa - aggiunge Mazzotta - crea un ‘prima’ e un ‘dopo’ per l’Italia e per il centrodestra, di cui è stato ideatore e fondatore. Tutto il Paese gli deve tantissimo a prescindere dal colore politico di ciascuno perché il presidente Berlusconi ha profondamente amato l’Italia. Intitolare a lui una strada in tutte le città della Puglia - conclude - è il giusto tributo alla grandezza di un uomo che da ieri è e resterà per sempre una leggenda”.