Scala dei turchi e Villa Durrueli in un unico itinerario

Cronaca
Raffaella Daino

Raffaella Daino

Riapre la villa romana d'epoca imperiale nella baia tra Punta Grande e Punta Piccola a Realmonte e con un unico biglietto i visitatori potranno ammirare la scogliera di marna bianca, chiusa da alcuni anni per rischio frane. Il percorso, insieme naturalistico ed archeologico, è stato reso possibile grazie ad un progetto di recupero avviato  dall’ente  Parco che gestisce  la valle dei templi e i principali siti archeologici del territorio di Agrigento, proclamata capitale della cultura nel 2025

ascolta articolo

Una lingua bianca che si snoda, sinuosa, sul mare turchese.  Dove finisce la scogliera e comincia la spiaggia, nella baia tra Punta Piccola e Punta Grande,  appaiono i resti di una villa romana di età imperiale. La vista  dall'alto sorvolando la costa sud occidentale della sicilia è spettacolare e presto anche da terra sarà possibile ammirare i due siti in un unico itinerario. La villa imperiale risalente al I° secolo dopo Cristo, con le sue decorazioni ricche di mosaici e il complesso termale, è stata riaperta e con un unico biglietto d’ingresso i  visitatori potranno raggiungere dalla spiaggia un tratto della scala dei turchi; magnifica e al tempo stesso fragile, un tempo affollata meta estiva di turisti, frequentata dai bagnanti, poi messa a rischio, da frane e sfregi e infine chiusa per preservare la marna, una roccia sedimentaria di natura argillosa e calcarea che attribuisce  alla scogliera questo bianco splendente.

 

Candidata a diventare patrimonio dell’Unesco, mentre resta chiuso l’accesso dalla strada, di proprietà di un privato, sarà accessibile solo sul terreno demaniale e  gli ingressi saranno rigorosamente contingentati. Il percorso, insieme naturalistico ed archeologico, è stato reso possibile grazie ad un progetto di recupero avviato  dall’ente  Parco che gestisce la Valle dei templi e i principali siti archeologici del territorio di Agrigento, proclamata capitale della cultura nel 2025.

 

 

Vila Durrueli a Realmonte

La Villa Romana di Durrueli, adiacente alla foce del fiume Cottone, nella baia tra Punta Piccola e Punta Grande a Realmonte, è stata riaperta  alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali,Francesco Paolo Scarpinato, al Direttore del Parco archeologico Roberto Sciarratta, ai  sindaci  di Realmonte, Sabrina Lattuca ed Agrigento Franco Miccichè  ed a numerose autorità provinciali. Il recupero e la manutenzione della ​"villa marittima" di età imperiale, risalente al I° secolo dopo Cristo, decorata a mosaici, con le terme perfettamente visibili e affacciata sul mare, a poche centinaia di metri dalla Scala dei Turchi, sono stati  curati e finanziati dal Parco Valle dei Templi ed hanno permesso di rendere fruibili i mosaici, le terme e l’intera struttura che sarà aperta alle visite dal 1 giugno al 30 settembre (dalle 9 alle 19) secondo un piano di presenze contingentate e un progetto che prevede anche un percorso unico e un cartellone di spettacoli e incontri. Inoltre, a breve sarà siglato un protocollo d'Intesa  tra l’Ente Parco ed il comune di Realmonte  che prevede la pianificazione  di un  programma per la cogestione di  Villa Romana , dell’Antiquarium e della parte fruibile  del comprensorio Scala dei Turchi- Belvedere, realizzando  una serie di servizi, rivolti alla collettività ed ai turisti per una fruizione consapevole del sito  compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche.

 

“Dobbiamo immaginare un percorso importante – dichiara l’Assessore regionale ai Beni Culturali   Francesco Paolo Scarpinato-  Io dico turismo 4.0 . Noi l'abbiamo inserita nel Piano triennale del Turismo perché sappiamo bene che non può esistere turismo senza beni culturali . Oggi siamo ad Agrigento abbiamo qui la Valle dei Templi, ma stiamo scoprendo delle bellezze rare come questa villa importante con dei mosaici degni di nota ma, soprattutto con delle terme . Stiamo cercando di lavorare anche alla costituzione di un protocollo d'Intesa che possa rendere fruibile la Scala dei Turchi, devo ringraziare il Parco che si è messo a disposizione non solo della città su input dell'assessorato che ho l'onore di guidare,  per restituire e ripristinare dei mosaici che sono veramente qualcosa di eccezionale “.

 

“Realmonte continua a crescere- afferma il sindaco Sabrina Lattuca- oggi ritorna fruibile  un bellissimo sito, la Villa Romana di Durrueli  che, con il perfezionamento del protocollo d'intesa, verrà cogestita  dall’Ente Parco e dal comune in posizione paritetica, in virtù del perfezionamento dell’iter amministrativo. Altra importante novità, riguarda  l’area fruibile del comprensorio Scala dei Turchi- Belvedere, oggetto dello stesso protocollo.  La cogestione, che verrà definita dalla Giunta e trasmessa al Consiglio per quanto di competenza, consentirà di programmare un piano di gestione, offrendo servizi alla collettività quali: l’ abbattimento delle barriere architettoniche,visite guidate ed informazioni specifiche di tipo scientifico, archeologico e naturalistico. Finalmente  i siti potranno esser fruiti in maniera corretta e contingentata, nelle more che venga riaperta al pubblico l'area demaniale. Un’attività di promozione, tutela e valorizzazione del territorio che abbraccia l'intero comune di  Realmonte, con l'ausilio  di associazioni locali. Ringrazio l’Assessore Regionale Scarpinato e il Direttore del Parco Sciarratta per l’attenzione mostrata nel tutelare,promuovere e valorizzare uno dei luoghi piu’ belli della Sicilia e del mondo. Inoltre- conclude il sindaco Lattuca- un particolare ringraziamento va all’Arma dei Carabinieri ed al Comandante Provinciale, il  Colonnello Vittorio Stingo,  per la solerzia  e l’impegno mostrato  nel condurre l’attività investigativa  che rese il sito vittima dello scempio di uno scellerato “.

 

 “Oggi si riapre al pubblico un posto meraviglioso, siamo nella spiaggia di Punta Grande, conosciuto anche per la Scala dei Turchi- afferma il Direttore del Parco, Roberto Sciarratta- Un  gioiello di meraviglia di architettura di mosaici tenuto in  ottimo stato, luogo di  valorizzazione culturale  che da questa estate  prevede un ricco programma   di teatro e  musica. Inoltre, sottoscriveremo un protocollo d’intesa con il comune finalizzato alla gestione della Scala dei Turchi. Stiamo lavorando  per promuovere il sito e renderlo fruibile, garantendo numerosi servizi. E’ un onore per noi- conclude Sciarratta- un ulteriore carico, ma è una gioia potere cercare di mettere, almeno per ora, fine ad  un utilizzo non disciplinato da regole del sito.  Noi vorremmo introdurre le regole  che diano la possibilità  ai visitatori ed ai turisti di poter fruire e godere di questo splendido sito”.

 

 

 

La Scala dei Turchi

La Regione Sicilia chiarisce: «Accordo riguarda la zona demaniale in concessione al Comune»

«L’annunciato accordo tra il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, la Regione Siciliana e il Comune di Realmonte per la gestione della Scala dei Turchi riguarda esclusivamente la zona demaniale e non l’area di competenza privata». A chiarire i contorni della vicenda è il direttore del Parco della Valle dei templi, Roberto Sciarratta.

«La proposta di gestire il sito, attraverso un ingresso contingentato e controllato, che metta fine a un uso improprio della Scala dei Turchi - dichiara il direttore - è stata accolta favorevolmente dal Parco, in sinergia con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato. Abbiamo subito preso in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto unico con un percorso congiunto di visita guidata da Villa Romana alla Scala dei Turchi. L’idea è quella di offrire ai visitatori di tutto il mondo una parte considerevole delle bellezze di Agrigento attraverso un accordo che rispetti vincoli, limiti e possibilità. Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ci occuperemo solamente dell’area demaniale (circa 1.800 metri quadrati) che è stata delimitata con decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente (numero 35 del 23 gennaio 2021) confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata da luglio scorso, in concessione decennale al Comune, con possibilità di rinnovo per ulteriori dieci anni».

«Questo - afferma l’assessore Scarpinato - significa rispetto delle norme, delle regole e ovviamente delle proprietà altrui, passando per la tutela, valorizzazione e fruizione dei nostri beni paesaggistici. L'iter dovrà consentire un uso ragionevole del sito, una messa in sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in assoluta condivisione tra l'amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, per ottenere l'utilizzo dell'area di grande interesse culturale e paesaggistico». 

Cronaca: i più letti