Alluvione Emilia Romagna, martedì la visita di Mattarella. Scende il livello di allerta

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Il presidente della Repubblica arriverà nelle aree più colpite dal maltempo: dovrebbe spostarsi fra Cesena, Forlì, Faenza e Modigliana. Nella Regione allerta gialla: rimangono criticità legate alla difficoltà di smaltimento delle acque e alla saturazione dei suoli. Il ministro della Salute Orazio Schillaci rassicura sul tema delle acque stagnanti: "La situazione è sotto controllo. Non rinunciate alle vacanze in Romagna"

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Per la prima volta dopo due settimane di allerta rossa, nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna il livello di allarme oggi è giallo. Nella Regione si attende la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che domani, martedì 30 maggio, arriverà nelle aree più colpite dal maltempo. Intanto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista a Il Messaggero rassicura sul tema delle acque stagnanti: "Via l'acqua al più presto o avremo rischi sanitari. Ma in Riviera le vacanze sono sicure" (LO SPECIALE SULL'ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA).

Mattarella tra Faenza, Forlì e Modigliana

Il programma della visita di Mattarella nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna è ancora in fase di definizione, con l’obiettivo di permettere al presidente di recarsi nelle aree più colpite influenzando il meno possibile le quotidiane operazioni di aiuto e soccorso. Il capo dello Stato dovrebbe spostarsi fra Cesena, Forlì (dove potrebbe incontrare un gruppo di volontari)e Faenza (dove dovrebbe vedere i sindaci), e potrebbe esserci anche uno spostamento in elicottero a Modigliana, uno dei paesi rimasti quasi isolati.

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L’allerta gialla

L’allerta gialla in vigore oggi in Emilia Romagna sarà in vigore anche domani. Nel dettaglio l'Arpae e la Protezione Civile regionale hanno disposto il provvedimento per criticità idraulica nella pianura romagnola e bolognese e sulla costa romagnola e per criticità idrogeologica sulle colline del Bolognese e della Romagna. Per la giornata di domani, viene evidenziato nell'allerta, "permangono condizioni leggermente instabili per afflusso di aria fresca in quota. Non si escludono temporali sparsi di breve durata, più probabili sui rilievi e sulle pianure centro-occidentali, con possibili effetti associati occasionali". Inoltre, viene sottolineato, "permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese, con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio; ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d'acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita e da possibili problemi di tenuta arginale". Infine "nelle zone collinari centro-orientali della regione permangono condizioni favorevoli all'evoluzione dei dissesti innescatesi nelle ultime settimane".

Gli interventi nelle zone alluvionate

Da inizio emergenza sono 9.362 gli interventi effettuati dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in Emilia Romagna: 4.509 a Ravenna, 2.627 a Forlì Cesena, 1.778 a Bologna, 448 a Rimini. Soprattutto nel Ravennate, tra Conselice, Cervia e Casola Valsenio, 30 soccorritori acquatici, a bordo di anfibi e piccoli natanti, consegnano porta a porta alimenti e medicine a chi è bloccato ai piani alti delle abitazioni, recuperano beni dalle case allagate per conto dei proprietari, portano viveri agli animali d'allevamento e da compagnia rimasti nelle strutture agricole o nelle case. Negli stessi territori sono 130 gli esperti che si stanno occupando delle operazioni di prosciugamento delle acque e della rimozione del fango. Si lavora anche al ripristino della viabilità su strade interdette da frane a Forlì e in provincia e nel Ravennate.

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Schillaci: "Non rinunciate alle vacanze in Romagna"

"La situazione è sotto controllo. Non rinunciate alle vacanze in Romagna", dice il ministro Schillaci dalle pagine de Il Messaggero, sottolineando che è comunque "urgente rimuovere il prima possibile l'acqua stagnante in alcune città" perché "può essere un veicolo di infezione". "In queste ore - continua Schillaci - ho sentito l'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini. Mi ha confermato che a causa dell'acqua stagnante è stata evacuata Conselice, una cittadina della provincia di Ravenna. Si sta procedendo, giustamente, con le vaccinazioni antitetaniche in quell'area. Però non c'è ragione per ritenere che vi sia una emergenza sanitaria e si può tranquillamente andare in vacanza in Romagna". I vaccini "sono sufficienti, non vi è carenza di vaccini. Ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle", aggiunge. "I prossimi giorni saranno cruciali per mettere in sicurezza la Romagna - prosegue Schillaci - E anche chi lavora deve fare il massimo per utilizzare tutte le protezioni possibili, evitando contatto diretto con l'acqua o il fango". Sul pericolo salmonella, tetano, colera, il ministro infine spiega che "sulla carta sono insidie possibili quando si parla di acqua stagnante, ma sono convinto che al momento la situazione sia totalmente sotto controllo. Ripeto: giuste le vaccinazioni anti tetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente".

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Tajani: "Commissario? Credo serva chi si dedichi a tempo pieno"

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è invece tornato a parlare della questione del commissario per la ricostruzione. "Io credo che serva una persona che possa dedicarsi a tempo pieno" alla questione. La scelta "non deve essere questa sera", ha detto rispondendo a domande della direttrice di Quotidiano Nazionale Agnese Pini. "Non ho pregiudizi - ha aggiunto - vediamo chi è la persona più adatta. L'importante è fare bene".

Bonaccini: "Dall'Ue ci aspettiamo centinaia di milioni" 

Oggi il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha incontrato il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto per discutere del Pnrr. "Abbiamo fatto il punto - ha detto Bonaccini - sugli impegni che la von der Leyen ha preso. Ha preso un impegno preciso sull'attivazione del fondo di solidarietà europeo che nel 2012 vide arrivare per i terremoti in Emilia Romagna circa 700 milioni di euro. Noi ci aspettiamo alcune centinaia di milioni di euro. La Von der Leyen ha parlato di pochi mesi, sarebbe già una buona risposta, una ulteriore boccata di ossigeno per risorse da impiegare direttamente nella ripartenza e nella ricostruzione della Romagna. Dall'altra noi chiederemo di accedere a un nuovo fondo disponibile da quest'anno con la riforma della Pac, la politica agricola europea, per le emergenze e calamità. Il settore dell'agroalimentare è la seconda voce di export nella nostra regione. E poi vedremo se ci saranno altri strumenti di flessibilità in Europa".

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