Cronaca
Rogo ThyssenKrupp, 15 anni fa la strage: dall'incidente al processo
Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 scoppiava un incendio in un capannone dell'impianto siderurgico torinese. Sette operai persero la vita entro 24 giorni. Anni dopo, nonostante le condanne della magistratura italiana, non tutti gli imputati giudicati colpevoli - tra cui l'allora amministratore delegato Harald Hespenhahn - hanno scontato la loro pena
Quindici anni fa, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, nell’acciaieria ThyssenKrupp di Torino scoppia un incendio. Sette operai, di età compresa fra i 26 e i 54 anni, muoiono nel giro di 24 giorni. Tutto inizia pochi minuti dopo l’una di notte, nel capannone della Linea 5, dove lavorano gli addetti alla ricottura e al decapaggio. Solo uno di loro, Antonio Boccuzzi, sopravvive alle fiamme: una colata di olio bollente prende fuoco e investe tutto il capannone
Vengono subito chiamati i Vigili del Fuoco: a nulla servono i tentativi degli operai di placare l’incendio con gli estintori. È stato un irregolare scorrimento del nastro della Linea 5 la miccia che ha causato la tragedia. La carta imbevuta di olio, usata per proteggere il nastro di acciaio, era rimasta incastrata nella macchina, insieme a sporcizia e segatura. Le scintille causate dall’attrito della macchina malfunzionante hanno innescato la reazione a catena
Le fiamme danneggiano un tubo dell’impianto idraulico, da cui esce altro olio che a sua volta si incendia. Si crea una nube di fiamme che investe tutti. Intorno alle 4 di mattina si conta la prima vittima, Antonio Schiavone, arrivato da poco in ospedale. Dal 7 al 30 dicembre, in seguito alle ustioni riportate, muoiono anche Bruno Santino, Rocco Marzo, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rosario Rodinò e Roberto Scola